Cultura
A Stupinigi un concerto di corni da caccia
Un nuovo concerto, un’occasione per scoprire e ascoltare, da un lato, l’arte dei suonatori di corni da caccia e il fascino della musica barocca, e dall’altro per vivere e vedere un luogo simbolo del Piemonte: la Palazzina di Caccia di Stupinigi. L’Accademia di Sant’Uberto, che a livello italiano ha lavorato intensamente negli ultimi cinque anni affinché l’arte dei suonatori del corno da caccia fosse riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità Unesco, un risultato ottenuto a Parigi nel dicembre scorso, continua il suo impegno per far conoscere questo universo musicale così particolare. Lo fa usando il web, occasione per arrivare a un pubblico nuovo e anche ai più giovani, dopo il successo del concerto trasmesso nel mese di marzo dalla Reggia di Venaria: venerdì 30 aprile alle 18, dal salone d’onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi, viene così proposto un video-concerto eseguito dall’Orchestra Barocca dell’Accademia di Sant’Uberto con i corni da caccia del suo Equipaggio della Regia Venaria. Titolo “Cerimoniale e Divertissement”.
Il concerto, fruibile a tutti, viene trasmesso sulle pagine Facebook Corni da caccia della Regia Venaria – Accademia di Sant’Uberto, su quella della Regione Piemonte, di VisitPiemonte, della Palazzina di caccia di Stupinigi e della Reggia di Venaria: dunque, una rete di molte realtà per amplificare un programma studiato con cura.
Nasce per ripercorre, anche in musica, diversi aspetti del cerimoniale e del divertissement, che in età barocca aveva un significato complesso, associato alla magnificenza di corte e, quindi, ben diverso dall’attuale. Il programma propone l’ «Overture/Suite TWV 55:D18» di Georg Philipp Telemann (1681-1767) e «La Chasse du Cerf, Divertissement chanté devant Sa Majesté, à Fontainebleau le 25me jour d’Aoust 1708» di Jean-Baptiste Morin (1677-1745), per orchestra, coro e voci soliste. La partitura di Telemann, per orchestra e due trombe, sembra proprio evocare la solenne entrata di un importante personaggio, mentre «La Chasse du Cerf» ripercorre le diverse fasi del cerimoniale venatorio, dal “reveil” (il risveglio) alla conclusione della giornata. Ogni sequenza è sottolineata dalla musica dei corni che ne identifica l’azione.
Nel video-concerto della «Chasse du Cerf» sono integrate le immagini del ciclo delle cacce di Vittorio Amedeo Cignaroli della sala degli Scudieri di Stupinigi (1770-1777) a sottolineare la precisa corrispondenza tra la musica e la relativa rappresentazione del dipinto. La scena del pranzo/rapporto sarà accompagnata, invece, dal Cignaroli conservato al Castello di Racconigi, altra residenza di Casa Savoia. Tra le fanfare, ricordiamo la vista del cervo, quando esce dal bosco, ovvero il débuché (e non debouché, come spesso erroneamente indicato) , denominazione che ritrova ancora oggi chi percorre la tangenziale di Torino, proprio in prossimità di Stupinigi.
C’è un’ulteriore particolarità dietro questo concerto: questa è infatti la prima esecuzione integrale, al mondo, dal 1971 e la prima assoluta con strumenti barocchi. L’Accademia di Sant’Uberto, per poterlo organizzare e in omaggio al recente riconoscimento Unesco dell’arte musicale dei suonatori di corno da caccia, ha fatto appositamente realizzare due strumenti in Do acuto, copie di originale sei/settecentesco (sono state eseguite da Cristian Bosc, Valle d’Aosta), richiesti dalla partitura della “Chasse du Cerf”: la loro rarità aveva reso, nel tempo, problematica l’esecuzione di questa musica. L’ultima celebre esecuzione integrale è quella di Jean François Paillard – correva il 1971, appunto – realizzata con l’equipaggio parigino del Rallye Louvarts, ma con «trompe de chasse» (corno da caccia) in Sibemolle, dunque senza strumenti originali: il concerto di Stupinigi rappresenta, a tutti gli effetti, un unicum, perché è la prima esecuzione assoluta con strumenti originali barocchi. Per questo sarà fruibile anche dopo la messa in onda sul canale YouTube dell’Accademia di Sant’Uberto.
Nell’ottica di valorizzare sempre la formazione, una delle missioni dell’Accademia, nell’orchestra diretta dal maestro Alberto Conrado sono presenti alcuni studenti del Liceo Classico Musicale Cavour di Torino che ricevono dall’Accademia (Progetto Barocco) una dotazione di strumenti originali e il supporto di tutor esperti.
Il concerto ha come maggior sostenitore la Compagnia di San Paolo.
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