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Prezzi al consumo stabili a Torino nel mese di marzo 2021

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Nel mese di Marzo 2021 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città di Torino, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 103,5 (Base Anno 2015=100) segnando +0,4% rispetto al mese precedente e +0,7% rispetto al mese di Marzo 2020 (tasso tendenziale).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano+0,6% sul mese precedente e +0,3% su marzo 2020. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano +0,4% rispetto al mese di febbraio 2021 e +0,8% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,1% sul mese precedente e +1,0% rispetto a marzo 2020.

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,4% su base congiunturale e +0,1% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari +0,2% sul mese precedente e -0,4% sull’anno precedente, Beni Energetici +2,2% sul mese precedente e +0,2% sull’anno precedente, Tabacchi +0,2% sul mese precedente e +1,2% sull’anno precedente, Altri Beni INVARIATO sul mese precedente e +0,4% sull’anno precedente.

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +0,3% su base congiunturale e +1,2% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione +0,1% sul mese precedente e +0,5% sull’anno precedente, Servizi relativi alle Comunicazioni +0,1% sul mese precedente e INVARIATO sull’anno precedente, Servizi Ricreativi, Culturali e per la Cura della persona +0,1%
sul mese precedente e +0,5% sull’anno precedente, Servizi relativi ai Trasporti +1,9% sul mese precedente e +3,8% sull’anno
precedente, Servizi vari -0,1% sul mese precedente e +1,1% sull’anno precedente.

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,2% rispetto al mese precedente e +0,6%
rispetto all’anno precedente.

L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.

Gli indici dei prezzi al consumo di marzo 2021 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19.

L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica del comunicato stampa diffuso oggi dall’Istat nella quale viene anche ricordato che gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali sia locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).

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