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Piemonte, sì al sostengo della coltivazione di cannabis sativa

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Sostenere la coltura della canapa a basso contenuto di Thc e le relative filiere produttive. È quanto si prefigge la proposta di legge presentata da Ivano Martinetti (M5s), sulla quale la Terza commissione (presidente Claudio Leone) ha espresso parere favorevole di massima all’unanimità dei presenti. Il provvedimento ora passerà all’esame della Prima (Bilancio) per la valutazione della norma finanziaria, e del Comitato per la qualità della formazione per l’esame della clausola valutativa.

La Pdl intende rilanciare la tradizione piemontese della produzione canapicola, in particolare della varietà “cannabis sativa L.”, la cui coltivazione – ai sensi della Legge 242/16 – è consentita senza necessità di autorizzazioni poiché il suo contenuto di Thc è inferiore o uguale allo 0,2%. Nel settore della canapa, ha sottolineato Martinetti, il Piemonte gioca un ruolo centrale, considerando che la maggior parte della produzione italiana proviene – secondo Assocanapa – proprio dalla nostra regione e la richiesta di semi dai Paesi Ue ed extra Ue come Usa e Canada è altissima.

Il provvedimento intende introdurre misure di sostegno concreto alla coltivazione e alla trasformazione della cannabis sativa L. e alla costituzione di filiere produttive in particolare nei settori alimentare, industriale, tessile e ambientale. L’assessore Marco Protopapa è intervenuto per quanto riguarda i risvolti legati all’agricoltura, mentre l’assessore Andrea Tronzano ha illustrato i tre emendamenti della Giunta per la creazione dei distretti e di un cluster regionale, per dare alla canapa una rilevanza industriale e non solo agricola. Ad illustrare i rispettivi emendamenti sono poi intervenuti lo stesso Martinetti e i consiglieri Matteo Gagliasso (Lega) e Diego Sarno (Pd).

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