Ambiente
Limitazioni del traffico in 76 comuni da settembre ad aprile, stop euro5 dal 2023, 18 gradi in casa: dal primo marzo nuove regole per contenere l’inquinamento
Mobilità, riscaldamenti e agricoltura sono i tre campi sui cui si concentrano dal 1° marzo le misure straordinarie per contenere l’inquinamento da polveri sottili nel bacino padano. Frutto di un anno di lavoro sinergico tra gli assessorati all’Ambiente, ai Trasporti e all’Agricoltura delle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, il piano comprende azioni fondamentali comuni a tutti e tre i settori di intervento, con un’attuazione a breve, medio e lungo termine:
– estensione territoriale delle misure strutturali e temporanee, che in Piemonte interessano non più 37 ma 947 Comuni per le misure inerenti all’ambiente e all’agricoltura (sono escluse solo le zone di montagna) e 76 Comuni per quelle riguardanti il traffico (tutto l’agglomerato di Torino e le città di pianura e collina con più di 10.000 abitanti);
– estensione temporale dal 15 settembre al 15 aprile per l’attuazione delle limitazioni strutturali e temporanee (in precedenza il periodo era compreso tra il 1° ottobre e il 31 marzo);
– anticipazione delle misure temporanee da adottare: il nuovo semaforo non scatterà più sulla base dei superamenti misurati ma sulle previsioni di superamento, che saranno calcolate con un sistema modellistico integrato di valutazione e previsione meteo, mentre i giorni di controllo passano da due a tre alla settimana.
Per i trasporti:
– oltre all’estensione territoriale e temporale delle misure e alle limitazioni già previste, dal 1° marzo si aggiungono quelle per veicoli adibiti al trasporto di persone e merci Euro 1 e 2 benzina ed Euro 1 a gpl e metano; per i motocicli e ciclomotori all’Euro 0 si aggiunge l’Euro 1;
– l’attuazione del sistema MoVe-In (piattaforma a adesione volontaria che, attraverso l’installazione di un dispositivo, monitora la percorrenza dei veicoli nei territori soggetti a limitazione);
– ulteriori bandi per la sostituzione dei veicoli inquinanti e dei mezzi del trasporto pubblico locale;
– anticipo delle limitazioni strutturali al 2023 per l’Euro 5 diesel.
Per il riscaldamento domestico:
– limite a 18 gradi per la temperatura media nelle abitazioni, esercizi commerciali, edifici pubblici ad eccezione delle strutture sanitarie; stop ai generatori di calore alimentati a biomassa legnosa che non siano almeno 5 stelle, in presenza di impianto di riscaldamento alternativo.
Per l’agricoltura:
-divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto (salvo interramento immediato) e divieto di spandimento di letami o materiali assimilabili (salvo interramento immediato);
– divieto di abbruciamenti di materiale vegetale e di qualsiasi combustione all’aperto nell’agglomerato di Torino, pianura e collina dal 15 settembre al 15 aprile.
Sono ovviamente previsti incentivi per interventi mirati all’introduzione di sistemi di allontanamento rapido delle deiezioni dalle strutture di stabulazione degli animali, per la realizzazione di coperture fisse e mobili di stoccaggio degli effluenti zootecnici. per la distribuzione in campo degli effluenti con sistemi in grado di abbattere le emissioni di ammoniaca durante la fase di spandimento.
A tutto questo, infine, si aggiunge il rafforzamento del sistema dei controlli.
Queste nuove disposizioni si affiancano alle azioni già portate avanti dalla Regione, ed in particolare a quelle finalizzate a migliorare la governance sui controlli degli impianti termici, a incrementare i controlli sui combustibili a biomassa per il riscaldamento, a quelle dirette all’incentivazione che hanno destinato tra il 2019 e il 2020 oltre 9 milioni di euro per la sostituzione dei veicoli più inquinanti destinati a enti pubblici, imprese e privati. A breve si aggiungeranno i contributi per la rottamazione delle stufe a biomassa.
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