Il Piemonte da lunedì primo marzo ritorna zona arancione: che cosa cambia

Il Piemonte da lunedì primo marzo ritorna zona arancione. La notizia è conseguente i dati dell’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità.

Dopo quattro settimane in zona gialla il Piemonte ritorna in zona  arancione da lunedì primo marzo. L’indice Rt, è aumentato nuovamente fino a 1,02. La pressione ospedaliera pare stabile, ma in aumento.

In Piemonte molteplici segnali d’allerta: l’allarme viene dall’Istituto Superiore di Sanità

Con la zona arancione c’è di nuovo  il divieto di uscire dal proprio Comune di residenza se non per ragioni di lavoro, emergenza o salute da dimostrare con autocertificazione. Se si vive in Comuni con meno di 5 mila abitanti è consentito lo spostamento nel raggio di 30 chilometri dalla propria abitazione, purché non si raggiunga un capoluogo.

Poco cambia per la scuola con in presenza fino alla terza media.

Rimane al 50% la didattica a distanza per le scuole superiori. Le università continueranno con corsi ed esami online.

Visite ad amici e parenti, saranno consentite ma solo all’interno del proprio comune di residenza, dalle 5 alle 22  e solo in due adulti, più due minori di 14 anni, una volta al giorno.

I negozi restano aperti, ma non sarà più possibile sedersi ai tavoli di bar e ristoranti con la sola possibilità delle vendite da asporto: per i bar solo fino alle 18, per i ristoranti fino alle 22. Ovviamente le consegne a domicilio sono sempre consentite.

I musei torneranno a essere chiusi.

Sono possibili le passeggiate nei parchi cittadini . L’attività sportiva e motoria è possibile fuori dal proprio comune se si tratta di un’attività che non è disponibile dove si risiede.

Che cosa si può e cosa non si può fare in Piemonte zona arancione

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