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Cannabis Light: boom con il lockdown

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La pandemia di coronavirus ha portato in tutto il mondo ad arginare il contagio istituendo il cosiddetto lockdown. Questo ha permesso a molte persone di evitare l’infezione, ma nello tesso tempo si è diffuso tra le persone stesse, spesso con effetti psicologici a lungo termine, un persistente stato di destabilizzazione ed anche di crollo delle certezze legato proprio all’isolamento forzato.

In particolare, tra le sensazioni di paura e di grave disagio, con il lockdown, è diffusa la cosiddetta agorafobia che in genere colpisce in maggioranza quelle persone che, uscendo di casa per necessità, hanno una persistente paura di contrarre il virus. E questo le porta, in maniera incontrollata, a stati di paura che fanno sorgere il bisogno impellente di allontanarsi da un posto per trovarne un altro che viene ritenuto essere più sicuro. Pure quando la pandemia sarà sconfitta, si spera il più presto possibile, continuerà con ogni probabilità ad essere diffusa la tendenza, da parte di molte persone, di evitare i luoghi pubblici o comunque quei luoghi che sono ritenuti non familiari.

Perché con il lockdown si registra il boom di acquisti per la cannabis light
Con il lockdown, tra l’altro, c’è stato pure un boom di acquisti di cannabis light, ovverosia di marijuana legale per l’uso e per il consumo personale. E questo anche al fine di utilizzarla come rimedio naturale per combattere gli stati d’ansia e di depressione legati proprio al lockdown per il Covid-19. E nei casi più gravi pure per contrastare attacchi di panico legati proprio al persistente stato forzato di isolamento. Partendo da un ottimo sito per la cannabis light, infatti, da un anno a questa parte chi è interessato alla marijuana legale la compra online con la certezza di riceverla a casa sempre con un pacco anonimo e discreto.

Gli e-commerce di cannabis light, non a caso, hanno reso noto che negli ultimi mesi in Italia ci sono stati forti acquisti di marijuana legale da parte di consumatori residenti nelle aree dove il lockdown è stato più aspro, ovverosia nelle cosiddette zone rosse. E questo perché, contro il senso di isolamento, la cannabis light per molti, nel pieno della legalità, permette di
staccare la spina e di tenersi almeno per un po’ lontani dalle beghe quotidiane grazie al suo effetto rilassante.

Stando ai dati che sono stati forniti dai venditori, da un anno a questa parte gli acquisti di cannabis light in Italia sono letteralmente schizzati in regioni come la Lombardia, l’Emilia-Romagna ed il Piemonte al Nord. Ma anche al Sud in regioni come la Campania, la Sicilia e la Puglia. Per città, in cima agli acquisti online di marijuana legale svettano Milano, Bologna,
Brescia, Bologna, ma anche Roma e Napoli.

Per agevolare gli acquirenti, e per incrementare le vendite, inoltre, molti e-commerce ormai permettono pure di pagare la cannabis light acquistata anche alla consegna, e quindi evitando di pagare online con la carta di credito al momento dell’ordine via web. E questo è avvenuto dotando i rider, che consegnano il prodotto con discrezione, di terminali POS che permettono così al cliente di ricevere la marijuana legale ordinata, e di pagare comodamente sul posto.

Quali sono i benefici della marijuana legale contro gli effetti dei lockdown
Rilassamento, ed anche la scomparsa dei segni della stanchezza. Sono questi i principali effetti positivi legati al consumo di cannabis light. E questo grazie alla bassissima concentrazione di THC che è presente nella marijuana legale rispetto a quella normale che, invece, è considerata in tutto e per tutto una sostanza stupefacente, e quindi una droga cosiddetta leggera.

Con la marijuana legale, infatti, si sfruttano le proprietà analgesiche del CDB, ovverosia del cannabidiolo, senza i rischi del THC elevato che genera, invece, trattandosi di una sostanza psicoattiva, stati di euforia accompagnati, da caso a caso, da un aumento dell’appetito, da un senso di disorientamento nello spazio e nel tempo, ed anche da percezioni uditive che
tendono ad essere alterate.

La marijuana legale che nasce dalle coltivazioni di Canapa Sativa
Nella maggioranza dei casi la marijuana legale si ottiene dalla Canapa Sativa che presenta la caratteristica di avere un livello del THC medio che è compreso tra l’1% ed il 2%. Con la conseguenza che è più facile arrivare a produrre a livello industriale un prodotto legale da immettere in commercio. In Italia, in particolare, attualmente la marijuana è legale se è solo se la concentrazione di THC non supera lo 0,6%. Mentre ottenere la cannabis light dalla Canapa Indica è decisamente più arduo in quanto le concentrazioni di THC non sono in genere mai inferiori al 20%.

Tra le specie della cannabis, la Canapa Sativa non viene solo coltivata per ottenere le infiorescenze di marijuana legale, ma anche per usi industriali che spaziano dal settore edile al tessile, e passando per la produzione di carta. Di conseguenza, così come in Italia non è illegale la marijuana con un THC non superiore allo 0,6%, allo stesso modo è legale la coltivazione a livello industriale della Canapa Sativa. In particolare, con apposita circolare del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il via libera a queste coltivazioni risale all’anno 2002.

Come acquistare online la cannabis light in tutta sicurezza
Per quanto sopra detto, acquistare online la cannabis light in tutta sicurezza, anche contro i rischi legati alla pandemia di Covid-19, significa ordinare la merce senza la necessità di uscire  di casa. Per ordinare, infatti, basta uno smartphone connesso ad Internet per poi collegarsi ai tanti siti di e-commerce che sono specializzati e dedicati al commercio via web di un
prodotto che è sicuro e certificato. Ovverosia con i livelli di THC che rispettano i limiti di legge e che, quindi, garantiscono di evitare di cadere nell’illecito. Se infatti la cannabis light è legale, per quella con il THC che è superiore ai limiti consentiti restano in vigore in Italia tutti i regimi repressivi e di contrasto in essere, ed anche le multe salate e, nei casi più gravi, pure
l’arresto e la detenzione in carcere.

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