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Cultura

Il nuovo lavoro di Andrea Villa, a Torino compaiono membri umani per dire #nodicks

Gabriele Farina

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“I membri umani non richiesti e inviati in chat sono diventati ormai una forma di violenza ormai così frequente e presa sottogamba, che ormai è quasi accettata e spesso liquidata come “comune”.” Così l’atista Andrea Villa spiega il suo nuovo lavoro, come abitudine comparso nella notte nelle stade di Torino.

“Penso sia invece molto grave, poichè considerare quotidiana la violenza è il modo migliore per perpetrarla e renderla accettata.

Con i manifesti #nodicks ho chiesto alle mie fan su Instagram di inviarmi le foto di peni non richieste che hanno ricevuto in chat da maniaci o sconosciuti. Ho poi stampato i peni sfocandoli e li ho affissi in strada.
La sfocatura ricorda il “settaggio” di Instagram che nelle chat sfoca preventivamente le foto inviate che l’ algoritmo dell’ app reputa possibilmente sessuali.

L’hashtag #nodicks è un gioco di parole inglese che vuol dire sia “no peni” che “no idioti” (dicks in inglese significa anche “cretini” in slang).

Spesso si pensa che chi esegue questo genere di molestie siano uomini brutti e incapaci a relazionarsi sessualmente, e le ragazze coinvolte postino spesso foto sensuali. In realtà ho scoperto che molti uomini erano di bell’ aspetto e con peni virili, e li inviavano spesso a donne (o uomini) con profili assolutamente privi di foto provocanti.
Questo forse è per esibire il loro potere e la loro predominanza: il fatto che una donna sia costretta a guardare i loro membri per loro è già sufficiente.

Esibendo i membri di questi uomini tramite i miei manifesti, ho voluto creare una metafora del loro esibizionismo, che invece di essere portato nelle chat delle donne, è portato in strada, davanti a tutti.”

I nuovi manifesti di Andrea Villa sono affissi a Torino in Corso S. Maurizio, 8, Viale 1°Maggio e Viale Thovez 3.

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