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Una petizione con 140 mila firme chiede a Cirio di non riaprire le scuole in presenza

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Sono oltre 140 mila le firme raccolte dalla petizione lanciata dall’Unsic, sindacato imprenditori e coltivatori, per chiedere al presidente della Regione PIemonte Cirio di non riaprire le scuole in presenza dal 7 gennaio.

“La didattica a distanza, pur con i suoi limiti, ha garantito continuità d’insegnamento – dicono dall’Ufficio comunicazione dell’Unsic – Riaprire equivale alla certezza di ricominciare con tamponi, contagi, quarantene, sanificazioni, discontinuità didattica, ricreazione chiusi in classe e un clima generalizzato di ansia e preoccupazione. Tutto ciò accentuato dalle prime influenze stagionali e dalla consapevolezza che basterebbe qualche altra settimana per riaprire in una condizione resa migliore dalla crescita delle vaccinazioni e dai primi farmaci monoclonali. I problemi saranno accresciuti dalle turnazioni, che appesantiscono il lavoro e l’esistenza stessa dei docenti, ma inficiano anche il tempo per i compiti, le attività pomeridiane scolastiche ed extrascolastiche, ad esempio i corsi di lingua o le lezioni specifiche di supporto per tanti studenti con disturbi di apprendimento che avevano trovato beneficio con la Dad. Da valutare anche il pranzo frugale nel pomeriggio, che annulla le tante campagne nutrizionali nelle scuole, finanziate anche dal ministero”.

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