Cronaca
Torino: manifesto con minacce contro il Movimento 5 Stelle e il deputato Davide Serritella
“In queste ore a Torino è comparso un manifesto contro il MoVimento 5 Stelle che invitava ad ‘assediare’ la mia casa con motivazioni false e offensive”. A dare la notizia attraverso Facebook è il deputato Davide Serritella. Nel post si legge ancora:
Chiunque fosse dietro questo iniziativa non ha trovato seguito, fortunatamente, come era giusto che fosse. Ringrazio per giudizio chi si è rifiutato di rendersi partecipe di questo atto intimidatorio.
Voglio tranquillizzare tutte le persone che in queste ore mi hanno scritto con apprensione. Persone che mi vogliono bene e che conoscono la mia serietà e il mio massimo impegno in questi anni da parlamentare.
Persone che, contrariamente a quanto è stato scritto in quel manifesto, sanno quanto mi sia battuto dal principio contro il Tav e a favore di tutte le battaglie in cui credo, andando talvolta contro tutto e tutti, e usando gli strumenti che ho a disposizione in Aula: quelli democratici, civili, legali.
La violenza non mi è mai appartenuta e l’ho sempre ammonita e contrastata. Anche nella lotta contro la Torino-Lione, opera nella quale non ho mai creduto.
Giusto una settimana fa mi sono espresso pubblicamente per l’ennesima volta contro la sua realizzazione attraverso la mia dichiarazione di voto in Commissione Trasporti. Siamo usciti dall’Aula per protesta insieme agli altri colleghi del Movimento per ribadire ciò che tutti sanno. E cioè che siamo contrari.
Con le domande in audizione, poi, ho messo in luce tutte le criticità dell’opera che certificano quanto sia inopportuna, dando occasione alla stampa di diffondere ogni perplessità (vedere l’articolo esaustivo de Il fatto quotidiano).
A ottobre presentai un’altra interrogazione portando tra i banchi la relazione del professore Yves Crozet dell’Università di Lione per evidenziare i dati sbagliati utilizzati per giustificare l’opera.
Anche a giugno chiesi che il Tav fosse fermato, dopo che la Corte dei conti europea aveva messo in evidenza come quindici anni di ritardi, costi cresciuti e soprattutto un quadro di sostenibilità incrinato dalle previsioni di traffico dei prossimi anni, mostrano, come l’opera sia economicamente insostenibile.
Detto tutto ciò, è evidente che stia facendo il possibile per difendere ciò un cui credo, come è evidente che la “guerra” ideologica e di principio vada fatta contro i grandi interessi, non certo contro i parlamentari torinesi che ce la stanno mettendo tutta. Non mi arrendo, perché ci credo. E non certo per episodi come quelli di oggi, che tuttavia restano gravi e inaccettabili.
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