Cultura
‘Così mi parve da luce rifratta’. Installazione luminosa a Binaria
Nell’oscurità di questi giorni la lettura dei versi di Dante consente di ampliare il senso metaforico e poetico del tema della luce, per giungere a riflessioni condivise sul futuro del mondo e dell’umanità, che oggi appaiono come priorità assolute e non più rinviabili. L’installazione così mi parve da luce rifratta a cura del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli è pensata e condivisa con il progetto famiglie dell’Associazione Gruppo Abele Onlus, con cui il Dipartimento Educazione collabora dal 2018, per la condivisione di progetti di accoglienza e inclusione.
L’installazione è collocata a Binaria, il Centro Commensale del Gruppo Abele in via Sestriere 34. Originale e composita, ispirata al tema dell’albero, è realizzata in materiale riflettente e riciclato e con il suo riverbero luminoso intende rappresentare l’impegno e la generosità di tutti quanti sosterranno economicamente il Gruppo Abele nel progetto di apertura di una comunità protetta per mamme e bambini.
Un oggetto fantasmagorico, rappresentativo della complessità ma anche della capacità di considerare l’arte e la creatività come strumenti utili alla promozione del ben-essere per tutti.
Una grande composizione realizzata da singoli elementi, uguali e differenti, che alludono alla singolarità delle persone che necessitano di essere sostenute e a quanti con il loro contributo potranno concorrere alla realizzazione del progetto.
L’inaugurazione è prevista il 3 dicembre 2020 e rientra nel calendario di Luci d’Artista, promosso della Città di Torino. L’installazione sarà visibile per tutto il mese con accesso tutti i giorni dalle 10 alle 20.30, presso il Centro commensale Binaria, che accoglie la libreria e la bottega del Gruppo Abele Onlus e la pizzeria Berberè.
Tra dicembre e gennaio, intorno all’installazione le Artenaute del Dipartimento Educazione cureranno un programma di incontri sul tema della luce come metafora di rinascita.
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