Cronaca
Esercitazioni per testare il piano di emergenza della Diga del Moncenisio
Fra le attività rilevanti di Resba (REsilienza sugli SBArramenti) il progetto Alcotra, dedicato alla conoscenza dei rischi legati alla presenza delle dighe sui territori alpini e a migliorare la prevenzione, la comunicazione e la gestione della sicurezza dei territori a valle degli sbarramenti, riveste fondamentale importanza l’esercitazione di protezione civile che ha preso il via oggi, 30 novembre, per testare il piano di emergenza della Diga del Moncenisio.
La diga idroelettrica del Moncenisio è la più importante del territorio della Città metropolitana e ha caratteristiche uniche nel territorio transfrontaliero, a cominciare dalle dimensioni (più di 300 milioni di m3 d’acqua). È il sesto sbarramento più grande in Francia. Si situa interamente in territorio francese, a un’altitudine poco al di sotto dei 2000 metri, ma gli effetti principali di una possibile rottura dello sbarramento si riverserebbero quasi esclusivamente sul territorio densamente abitato della Città metropolitana di Torino, in Italia.
Del progetto fanno parte Regione autonoma Valle d’Aosta, come capofila e come partner: Regione Piemonte, Institut national de recherche en sciences et technologies pour l’environnement et l’agriculture (IRSTEA),Politecnico di Torino,Città metropolitana di Torino,Direction Régionale de l’Environnement, de l’aménagement et du logement Rhône-Alpes (DREAL),Préfecture de la Savoie,Enel s.p.a.).
L’esercitazione, a cui partecipa la Protezione civile della Città metropolitana di Torino, prevede la verifica delle modalità di comunicazione delle allerte previste dal Piano di emergenza della diga: avrebbe dovuto svolgersi anche sul territorio, ma a causa del Covid-19 viene effettuata solo per posti di comando.
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