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Scuola, l’affondo alla Giunta Regionale di Grimaldi e Frediani: “Dal Piemonte nessun piano specifico per la riapertura”

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“Meno male che i poteri speciali li hanno solo i super eroi, la Regione con l’Assessora ‘assenteista’ Chiorino si limita a comprare i termometri, e non sa nemmeno quando potrebbero arrivare e cosa farne. I termoscanner sarebbero forse utili all’entrata dei nidi e delle scuole dell’infanzia, ma nelle scuole elementari, medie e superiori, con centinaia e centinaia di studenti, creerebbero solo code e assembramenti facendo solo più danni” – è il commento di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione all’informativa dell’Assessora regionale all’istruzione.

“Neppure una parola sulle oltre 90.000 domande per il voucher scuola e sui 15 milioni che mancano per esaurire le graduatorie – commenta Grimaldi dopo la bocciatura dell’Odg a sua prima firma che chiedeva lo scorrimento della graduatorie per coprire tutte le richieste – eppure il boom di domande per il voucher scuola era prevedibile, lo avevamo annunciato all’assessora regionale all’istruzione già diversi mesi fa. Perché il Coronavirus ha travolto il mondo e la società italiana – continua Grimaldi – costringendo la scuola alla chiusura e alla didattica a distanza, una modalità di lavoro utile nell’emergenza ma che ha mostrato i suoi limiti e ha acuito le diseguaglianze sociali, economiche e territoriali. Entrando nelle case degli studenti abbiamo sbattuto sulle disuguaglianze di questo Paese, in termini di strumenti e connessioni. L’unico fatto positivo – prosegue Grimaldi – è che ad ogni studente del Paese la scuola è mancata, ed essa è tornata in primo piano, l’abbiamo riscoperta rivalutando specialmente il suo fondamentale ruolo di presidio di democrazia”.

“Proprio per l’importanza che riveste nella vita di un milione e mezzo di piemontesi – commenta Grimaldi – chiedevamo alla Giunta Cirio di spiegare dettagliatamente i piani per la ripartenza della scuola, volevamo capire cosa accadrà lunedì prossimo nelle scuole della nostra Regione ma, complice le assenze di Cirio e Icardi, l’incerta voce dell’Assessora Chiorino, non ci ha rassicurato: il suo intervento in Aula è stato solo il riassunto delle numerose direttive ministeriali sul tema. È un dato ironico questo – conclude Grimaldi – dato che per mesi lo sport preferito di Chiorino è stato il tiro al piccione verso Azzolina, accusata di incompetenza, mentre dalle parole delle colleghe di Giunta, chi disertava i tavoli nazionali sulla scuola era proprio la ‘nostra’ Assessora”.

“Solo polemiche con il Governo e ben pochi fatti concreti. Questo è il cosiddetto “lavoro” svolto dall’assessore regionale Chiorino in questi mesi in vista del rientro in aula di migliaia di studenti. Mancata copertura della graduatoria per i voucher, nessun potenziamento delle dotazioni per la Didattica a distanza e nessun intervento nell’ambito della formazione professionale”, dice Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte. 

E continua:

“Si aggiunge l’incognita dei nuovi termoscanner in arrivo con i fondi regionali. Una mossa di propaganda destinata a creare più confusione che altro negli istituti scolastici. 

Questa maggioranza non si è rivelata in grado di intervenire, ed oggi nemmeno di ascoltare. E’ stata infatti sospesa la nostra mirata ad avviare un percorso condiviso tra istituti scolastici, famiglie ed aziende sanitarie. Come abbiamo indicato nel documento, pensiamo che la strada da seguire sia quella della suddivisione delle responsabilità. La rilevazione della temperatura, un’operazione semplice e veloce, dovrebbe essere in capo alla famiglia anche per prevenire contagi sui mezzi di trasporto pubblico. Chiediamo inoltre di attribuire alle USCA (Unità speciali di continuità assistenziale) la facoltà di fare verifiche a campione negli istituti scolastici. Bocciati inoltre gli ordini del giorno per impegnare la Giunta a coprire interamente tutte le richieste dei voucher scuola. 

Poche certezze anche sul fronte del trasporto studenti: l’interrogazione presentata all’assessore Gabusi ha evidenziato il lungo e complesso lavoro messo in atto dall’Agenzia per la Mobilità. Ma ancora non si hanno dati precisi in merito al potenziamento del servizio e al coordinamento con gli orari di ingresso e uscita dei vari istituti, in particolar modo al di fuori delle aree urbane.

In queste condizioni è evidente che,, ad una settimana dalla prima campanella, il Piemonte non è pronto per questa importante scadenza. E la Giunta Cirio ha enormi responsabilità”. 

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