Cronaca
Al centro di Settimo Torinese in arrivo 50 migranti, la Lega: “Noi il prezzo dell’accoglienza di Conte non lo paghiamo”
“Noi il prezzo dell’accoglienza di Conte non lo paghiamo”. Parola del vicepresidente del gruppo regionale di Lega Salvini Piemonte, Andrea Cerutti, che sbotta dopo la notizia dell’arrivo di 50 migranti al centro di accoglienza di Settimo Torinese.
“L’ennesimo schiaffo di un governo che va costantemente contro agli interessi della nostra Regione”, continua Cerutti.
E continua: “Gli effetti di un’emergenza sbarchi ormai fuori controllo si fanno sentire anche a Torino: quest’oggi una cinquantina di immigrati verranno infatti trasferiti dai centri di accoglienza del Sud al parco della Pellerina, nell’area solitamente destinata ai senza fissa dimora. Conte proroga lo stato di emergenza e al contempo si attribuisce i pieni poteri fino al 15 ottobre – denuncia Cerutti – con l’evidente intento di garantirsi la poltrona e di trasformare il nostro Piemonte in un campo profughi. Perché questi cinquanta clandestini saranno solo il primo scaglione destinato ai nostri territori, visto che non c’è nessuna volontà da parte di questo governo di gestire l’emergenza sbarchi. Per loro c’è solo la politica dell’accogliamoli tutti, senza pensare alle ripercussioni che questo potrà avere sulla vita delle nostre comunità. Non vogliamo assistere nelle nostre città e nelle nostre campagne alle fughe di massa di clandestini, alcuni dei quali positivi al Covid, che quotidianamente avvengono nei centri d’accoglienza del Sud Italia. Dobbiamo chiudere subito i porti: una Paese prostrato da una pandemia non può permettersi un’accoglienza indiscriminata”.
“Il Piemonte dice basta trasferimento di migranti da oggi in poi. La nostra Regione non può ospitare più arrivi dai centri sparsi per l’Italia”, dice l’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca, che aggiunge di avere chiesto oggi “un incontro al Prefetto per ribadire questa nostra posizione”. “Il nostro territorio, anche in passato, ha già contribuito a sufficienza su questo tema. Ora è necessario invertire la rotta”, conclude.
“Forse il Governo non si è accorto che in Piemonte non comanda più un centrosinistra disponibile a trasformare la regione in un campo profughi – aggiunge l’assessore alla Semplificazione ed esponenti di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone -. Noi abbiamo ricevuto la fiducia dei piemontesi anche per la promessa di difenderli dall’immigrazione incontrollata, imposta sulla pelle delle periferie e di un welfare già all’osso: non accetteremo di subire le conseguenze delle irresponsabili politiche sui porti aperti”.
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