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Economia

Torino, nella prima seduta in Sala Rossa dal lockdown il Consiglio comunale approva rendiconto e assestamento

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Il Consiglio comunale di Torino ha approvato oggi con 21 voti favorevoli e 10 contrari il rendiconto 2019 del Comune nella prima seduta in Sala Rossa dal lockdown per l’emergenza Coronavirus.
Nell’illustrare la deliberazione e i relativi allegati, l’assessore al Bilancio Sergio Rolando ha rimarcato il proseguimento del risanamento dei debiti e la complessiva diminuzione dei residui attivi e passivi.
Sono migliorate anche le attività di riscossione e le tempistiche di pagamento dei fornitori, che sono passate dai 112 giorni del 2018 ai 48 giorni del 2019.
Al 31 dicembre 2019, il disavanzo dell’ente è di 913 milioni e 787mila euro, conteggiato utilizzando i nuovi metodi di contabilità, in particolare per quanto riguarda la determinazione del fondo dei crediti di dubbia esigibilità con il metodo ordinario e l’obbligo di esposizione delle quote del fondo anticipazione liquidità.

Approvato anche l’assestamento generale al Bilancio di previsione 2020.

l documento segnala come nel corso dell’emergenza finanziaria correlata all’emergenza sanitaria siano stati approvati svariati interventi a livello nazionale e regionale, finalizzati a porre rimedio alle enormi conseguenze sul piano economico e sociale. Con precedenti variazioni di urgenza sono quindi stati introitati contributi specifici finalizzati a emergenze diverse: spese di sanificazione e igienizzazione, erogazioni di buoni pasto, sostegno al comparto educativo, interventi di sospensione dei pagamenti.

Il Comune ha inoltre portato a compimento, specifica la delibera, una serie di attività di sospensione e di rinegoziazione di mutui e di obbligazioni con un risparmio totale di circa 50,2 milioni. Dal documento si evince che è stato possibile destinare circa 19.9 milioni a fronteggiare la situazione emergenziale. In particolare sono previsti: 5,7 milioni per agevolazioni Isee sulla tassa rifiuti, un primo stanziamento di 8 milioni a copertura delle riduzioni Tari per le attività economiche e commerciali, 1,5 milioni per la riduzione di un punto percentuale delle aliquote Imu sui canoni di locazione a regime concordato, 300 mila euro per la creazione di un fondo per incentivare il mercato delle locazioni a canone concordato, 2,9 milioni per garantire il funzionamento dei servizi in particolare nel comparto educativo e socio-assistenziale, e 600 mila euro per lo smart working.

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