Cittadini
Recuperate e ridistribuite 110 tonnellate di cibo a Torino dall’inizio della pandemia
Ammonta a poco più di 110 tonnellate il bottino che la Carovana Salvacibo ha recuperato e distribuito a Torino da quando è scoppiata la pandemia. 110 tonnellate di frutta e verdura recuperata al CAAT (il centro agro alimentare del capoluogo piemontese) e da Battaglio (uno dei principali protagonisti della commercializzazione di frutta esotica in Italia) che con molta probabilità si sarebbero trasformate in rifiuto, perché non corrispondenti agli standard estetici richiesti dal mercato.
La Carovana Salvacibo, nata in seguito alla chiusura del mercato di Porta Palazzo dovuto al lockdown e alla temporanea sospensione del progetto RePoPP che tutti i giorni garantiva frutta e verdura gratuita a quasi 50 famiglie attraverso il recupero delle eccedenze alimentari del mercato all’aperto più grande d’Europa, dal 4 aprile non si è fermata un momento.
Un flusso ininterrotto di cibo che ha garantito un approvvigionamento costante di cibo fresco a più di 35 realtà torinesi, tra cui 6 Snodi della rete Torino Solidale, che durante e dopo il lockdown hanno provato (e continuano tutt’oggi) a mettere un freno alla crisi alimentare generata dalla shock causato dal Coronavirus alla nostra economia.
In più di 100 giorni la Carovana ha provato ad intercettare e soddisfare i bisogni alimentari di tutti coloro che non hanno potuto usufruire delle risorse messe in campo dalle istituzioni per contrastare quella che molti analisti definiscono la più grave crisi economica dell’ultimo secolo.
Ovviamente per raggiungere un risultato come questo non è bastata la sola volontà dell’Associazione Eco dalle Città ma è stato un lavoro di squadra che ha visto il contributo determinante del Comune di Torino, CAAT, Battaglio, Associazione Vivibalon, rete delle Case del Quartiere di Torino, Compagnia di San Paolo, ACFIL e tante altre realtà che si sono rimboccate le maniche e hanno lavorato insieme con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno.
Ma con l’arrivo dell’estate l’attenzione sull’emergenza alimentare comincia a scemare e sono molte le realtà cittadine che dopo essersi impegnate duramente per contrastare l’avanzata delle nuove povertà non hanno più risorse e forza per andare avanti. La Carovana Salvacibo invece ha deciso di proseguire la sua attività per tutta l’estate perché la povertà non va in vacanza ma ha bisogno di risorse ed ecco perché è’ stata lanciata una sottoscrizione sulla piattaforma Produzioni dal Basso per sostenere una attività che da quasi quattro mesi sta contribuendo a sostenere dal punto di vista alimentare più di 8000 persone.
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