Cultura
Sedici ritratti per Torino, intervista con Franca Rizzi Martini
Si chiama Sedici ritratti per Torino ed è una raccolta di racconti curata da Franca Rizzi Martini per Neos Edizioni. Solo che l’ispirazione dei racconti è decisamente particolare. I sedici autori che hanno scritto i sedici racconti si sono infatti ispirati a sedici ritratti d’artista conservati in tre straordinari musei di Torino: la Gam – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Madama e Galleria Sabauda.
Ne viene fuori una raccolta molto varia, con storie che ci portano indietro nel tempo ai secoli in cui quei quadri sono stati ritratti. I racconti però sono molto moderni e vitali, scritti tutti con evidente passione e coinvolgimento. Come sempre sul mio blog trovate una recensione più approfondita del libro, i nomi degli autori partecipanti alla raccolta e in questo caso anche il link all’elenco dei quadri che hanno ispirato i racconti, dove è possibile vedere i quadri stessi (ma l’invito è ovviamente di andare a goderseli dal vivo nei musei torinesi).
Qui invece potete leggere le risposte che la curatrice Franca Rizzi Martini ha dato alle mie domande.
Come nasce l’idea di questa raccolta, ispirata a ritratti della storia dell’arte?
L’idea di questa raccolta nasce dalla Neos Edizioni che sta pubblicando una serie di antologie di varia natura (viaggi, racconti d’estate, racconti di Natale etc.). Mancava un’antologia che parlasse di arte e stavano cercando un curatore. Per caso è saltato fuori che io all’Università di Milano mi sono laureta in Lettere con una tesi in Storia dell’arte,materia che ho sempre coltivato, e così ho avuto la curatela di questa collana Di arte in arte, nome che evoca il contatto tra letteratura e le arti figurative.
Come avete scelto i musei da coinvolgere e i ritratti a cui ispirarsi?
I musei torinesi coinvolti sono stati quelli civici (Palazzo Madama e GAM a cui abbiamo aggiunto la Galleria Sabauda per completare il panorama artistico torinese). In questi musei io ho scelto 56 ritratti di personaggi anonimi dal 400 al 900 che ho proposto ai sedici autori scelti.
Gli autori dei racconti hanno potuto scegliere il ritratto o gli è stato assegnato?
Gli autori avevano il compito di scrivere un racconto di fantasia che avesse come protagonista il personaggio ritratto e ho lasciato loro la massima libertà di espressione. Gli autori hanno scelto “di pancia” l’opera che più li ispirava e poi hanno scritto i loro racconti.
L’insieme dei racconti è molto vario. Ti aspettavi un risultato del genere?
Sono stata sorpesa dalla varietà dei racconti che hanno contribuito a dare all’antologia un livello qualitativo molto elevato. Sono uno più bello dell’altro per stile e creatività.
Non posso chiederti quale racconto preferisci ma posso chiederti quale ritratto ami di più tra quelli selezionati (oltre a quello che ha ispirato il tuo racconto, naturalmente).
Ogni ritratto è bello nel suo genere; oltre al Ritratto d’uomo di Evangelina Alciati che ho scelto io e che mi ha colpito per l’evidente stile espressionista così singolare per una pittrice italiana, non possso non citare il mirabile ritratto di vecchio di Rembrandt e l’opera specchiante di Pistoletto, però ogni ritratto ha il suo perché ed è stato interpretato dall’autore con grande abilità.
I diritti d’autore di questa raccolta saranno devoluti. Ci dici a chi e perchè?
Come di consueto per le antologie pubblicate dalla Neos Edizioni i diritti d’autore vengono devoluti alla ONLUS International Help che opera in molti Paesi del mondo per portare aiuti concreti a popolazioni meno fortunate. Gli autori hanno così il piacere di vedere pubblicato il proprio racconto e di poter contribuire ad aiutare persone in difficoltà.
Quale sarà il prossimo passo? Pensate di coinvolgere altri musei di Torino e del Piemonte?
Il secondo numero della collana Di arte in arte è già in lavorazione e uscirà probabilmente verso febbraio del 2021. Questa volta si parlerà di statue e monumenti di Torino; gli autori sono 18 questa volta e a loro ho proposto statue di personaggi anonimi, quindi non personaggi storici o famosi, ma animali, simboli, personaggi mitologici che ornano la nostra città. Questo per dare sempre la massima libertà agli autori che si possano esprimere con la loro fervida fantasia. Un bel lavoro che sta dando ottimi risultati.
Permettimi di aggiungere che ho parlato di molti racconti di “Sedici ritratti per Torino” nella mia rubrica La Libronauta in diretta ogni lunedì e giovedì alle 18.30 sulla mia pagina FB Franca Rizzi Martini e che si può vedere anche in differita sulla mia pagina e su quella di Neos.
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