Gli industriali del Piemonte : fabbriche aperte ad agosto. Si realizzi un patto di responsabilità

Gli industriali del Piemonte sono stati i primi a proporre uno scatto di responsabilità per ripartire dopo i mesi di blocco e hanno lanciato un appello a partire dal presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli che propone un’apertura delle aziende nel mese di agosto in piena estate.
Lo scopo è quello di creare un patto di responsabilità che coinvolga tutti: industriali, sindacati e lavoratori, per ridurre le conflittualità e condividere gli sforzi.

Negli anni scorsi ad agosto chiudevano i 3/4 delle 36 mila imprese manifatturiere della regione: fermandosi per un mese e rimandando le commesse, più delle fabbriche che sono state chiuse dal lockdown.

Secondo Fabio Ravanelli

Dopo mesi di fermo, siamo finalmente arrivati alla tanto attesa ripresa delle attività, ma l’uscita dal lockdown e il ritorno ai livelli di produzione pre-Covid non è e non sarà, ovviamente, un percorso semplice e neppure immediato. Non tutti i settori sono ancora riusciti a ripartire e se i dati ISTAT parlano per il 2020 di una “marcata contrazione del Pil” nazionale pari al meno 8,3%, è qui che l’estrema difficoltà del comparto automotive fa sentire i suoi effetti più incisivi.

Secondo il recente rapporto realizzato da Cerved per ANCI che stima gli impatti del Covid-19 sulle imprese delle città metropolitane, infatti, sarà proprio il nostro territorio a pagare le conseguenze peggiori per la pandemia, con un rischio di danno per la filiera stimato in 10 miliardi e un calo generale dei ricavi del 14,4% in uno scenario soft e del 20,2% in uno scenario più pessimistico, dove alla ripartenza seguono successivi periodi di lockdown.

Questi dati fanno da cornice al dialogo che stiamo intrattenendo con le nostre aziende sulle previsioni di tenere aperti impianti e stabilimenti nel mese di agosto, contrariamente a quanto avviene di solito in tempi più normali.

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