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Il dossier presentato a Conte da Colao per il rilancio del paese: un’Italia più forte, resiliente ed equa
Sono stati resi disponibili il rapporto e le schede di lavoro realizzate dal comitato di esperti in materia economica e sociale guidato dalVittorio Colao, che hanno redatto un dossier si 121 pagine dal titolo “Iniziative per il rilancio 2020-2022” consegnato al premier Giuseppe Conte.
Imprese e lavoro come “motore dell’economia”. Infrastrutture e ambiente come “volano del rilancio”. Turismo arte e cultura come “brand del Paese”. Una Pubblica amministrazione “alleata dei cittadini e imprese”. Istruzione, ricerca e competenze “fattori chiave per lo sviluppo”. Individui e famiglie “in una società più inclusiva e equa”. Sono questi i 6 macro-settori e i 6 corrispondenti obiettivi che il piano per la fase 3 della task force Colao presenta nella copertina. “Un’Italia più forte, resiliente ed equa”, è l’obiettivo centrale del documento.
La presentazione del rapporto Iniziative per il rilancio 2020-2022 a parte di Ansa
Rinviare saldo imposte 2019 e acconto 2020 – Rinviare il pagamento dell’imposte sui redditi di giugno-luglio. E’ una delle proposte contenute nel capitolo “imprese e lavoro motore dell’Economia” del Piano Colao con le “iniziative per il rilancio Italia 2020-2022”. La proposta chiede di “differire (quanto meno per le imprese che lo richiedono) il pagamento del saldo delle imposte dovuto nel 2020 al suo ricevimento”. Sul fronte fiscale viene chiesto di rendere più agevole la compensazione dei debiti con i crediti fiscali, anche con i crediti esigibili verso la Pa.
Riforma congedi parentali, indennizzi a 60% – “Avviare la riforma dei congedi parentali indennizzandoli almeno al 60%, individuando forme di supporto pubblico, per incentivarne l’utilizzo specie da parte maschile ed estendere i congedi di paternità a 15 giorni”. E’ una delle azioni individuate dalla task force Colao nell’ambito del sostegno all’occupazione femminile.
Escludere Covid da responsabilità penale – Escludere il ‘contagio Covid-19′ dalla responsabilità penale del datore di lavoro per le imprese non sanitarie e neutralizzare fiscalmente, in modo temporaneo, il costo di interventi organizzativi per l’adozione dei protocolli di sicurezza; definire e adottare un codice etico per la P.a. sullo smart working; consentire (in deroga temporanea) il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza almeno per tutto il 2020.
Agevolazioni fisco per operatori turismo – “Dare agevolazioni e defiscalizzazioni per le attività del 2020-2021, incentivando gli operatori ad aprire in modo da preservare sia l’avviamento sia l’occupazione, in particolare stagionale (ad es. defiscalizzazione contributiva in caso di assunzione, aumento delle agevolazioni rispetto agli extra costi dovuti alla sanificazione, incentivi alla riapertura)”. E’ quanto prevede uno degli obiettivi del piano Colao nel settore Turismo e cultura. “Il settore turistico è impattato dalla pandemia in modo gravissimo”, è la premessa che si legge.
Su infrastrutture strategiche stop enti locali – Identificare chiaramente le infrastrutture “di interesse strategico” e creare un presidio di esecuzione che garantisca la rimozione di ostacoli alla loro realizzazione anche attraverso “leggi o protocolli nazionali di realizzazione non opponibili da enti locali”. E’ quanto prevede il Piano Colao per trasformare le reti infrastrutturali energetiche o di Tlc o l’ambiente in un ‘volano’ di rilancio. La pianificazione di tali infrastrutture dovrebbe avvenire attraverso una unità di presidio presso la Presidenza del Consiglio.
Accelerare sul 5G – Accelerare lo sviluppo delle reti 5G anche prevedendo di escludere l’opponibilità locale quando protocolli nazionali sono rispettati. E’ quanto indica il piano Colao in cui si evidenzia per questo la necessità di “adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi circa 3 volte più alti e radicalmente inferiori ai livelli di soglia di rischio”.
Servono più nidi 0-3 anni,coprire almeno il 60% – Lanciare un piano nazionale per l’apertura di nidi (0-3anni): è una delle azioni individuate dalla task force di Colao. Nello specifico, si propone di estendere l’offerta raggiungendo “in 3 anni il 60% dei bambini ed eliminando le differenze territoriali tra Centro, Nord e Mezzogiorno. Attualmente la disponibilità di nidi è ancora bassa (25%) e fortemente sperequata sul territorio. I bambini del Sud in pochissimi (10%) hanno l’opportunità di frequentare il nido ed è proprio al Sud che la fecondità è ormai più bassa”. “Il nido – si legge – è un servizio educativo a cui devono poter accedere tutti i bambini senza differenze”. Si chiede inoltre un’organizzazione dei servizi “con orari flessibili e aperture anche nei giorni festivi in modo da garantirne la dovuta flessibilità nell’utilizzo”.
Spinta rientro Italia aziende alto valore – Incentivare il reinsediamento in Italia di attività ad alto valore aggiunto e/o produttive con l’obiettivo di rafforzare il sistema Paese e la competitività. E’ una delle indicazioni (tecnicamente “reshoring”) contenute nel Piano Colao sul fronte delle imprese. Il suggerimento è di agire ad esempio tramite decontribuzione dei relativi lavoratori, incentivi agli investimenti produttivi, maggiorazione ai fini fiscali del valore ammortizzabile delle attività rimpatriate. Si indica anche di valutare l’estensione del regime a tutti i nuovi insediamenti produttivi in Italia.
Due sanatorie, su lavoro nero e contante – Ci sono anche due proposte di sanatoria nel capitolo ‘imprese e lavoro’ del Piano Colao. La prima è per l’emersione del lavoro nero che, sulla scorta del decreto Rilancio preveda l’emersione del lavoro irregolare in alcuni settori ma anche un mix di premialità (riduzione della contribuzione), paletti (dichiarazione di assenza di lavoro nero) e sanzioni (in caso di dichiarazioni del falso. Una seconda Voluntary Disclosure riguarderebbe invece l’emersione e la regolarizzazione del contate derivante da redditi non dichiarati con il pagamento di un’imposta sostitutiva e l’obbligo di investimento di una parte dell’ammontare (40-60%) per 5 anni in strumenti di supporto del Paese.
Aumentare accesso turismo, da Av a aeroporti – “Migliorare l’accessibilità del turismo italiano, investendo nei collegamenti infrastrutturali chiave relative alle aree/poli turistici ad alto potenziale e ad oggi mancanti, potenziando le dorsali dell’Alta Velocità, alcuni aeroporti turistici minori e la logistica intermodale per le città d’arte”. Lo prevede il capitolo “Turismo, Arte e Cultura” del piano Colao. Tra gli interventi si sottolinea lo sviluppo dell’Av sulla dorsale adriatica (Bologna-Taranto), e il completamento dell’alta velocità sulla dorsale tirrenica, in modo che arrivi fino in Sicilia”.
Passaggio ai pagamenti elettronici – Incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici (nella P.a., negli esercizi commerciali e soprattutto nei servizi e prestazioni). Lo prevede il Piano Colao in materia di imprese e lavoro. Le azioni specifiche suggerite per raggiungere l’obiettivo sono: deduzioni/detrazioni Irpef, lotterie instant win, credito d’imposta per gli esercizi e accordi con il sistema bancario per la riduzione delle commissioni. Per favorire il passaggio ai pagamenti elettronici, inoltre, si suggerisce di rendere effettive ed eventualmente inasprire le sanzioni per gli esercizi commerciali e servizi privi di Pos o con Pos non funzionante. Si indica infine di scoraggiare l’uso del contante per somme rilevanti attraverso la riduzione di limiti ai pagamenti in contanti nonché disincentivi al ritiro e all’utilizzo dei contanti.
Troppe lacune, colmare gap digitale – Lanciare un programma didattico sperimentale per colmare il gap di competenze e skill critiche (capacità digitali, problem-solving, finanziarie di base) che vede l’Italia al 26/o posto in Europa su 28 Paesi per le competenze digitali della popolazione. E’ uno dei punti del Piano Colao presentato oggi. Il sistema formativo tradizionale, si legge, “presenta lacune significative per quanto riguarda le competenze innovative”. Ad esempio, solo il 20% degli insegnanti ha effettuato corsi formativi in materia di alfabetizzazione digitale e il 24 % delle scuole manca ancora di corsi di programmazione.
Sviluppare alta velocità dorsale adriatica – “Migliorare l’accessibilità del turismo italiano, investendo nei collegamenti infrastrutturali chiave relative alle aree/poli turistici ad alto potenziale e ad oggi mancanti, potenziando le dorsali dell’Alta Velocità, alcuni aeroporti turistici minori e la logistica intermodale per le città d’arte”. Lo prevede il capitolo “Turismo, Arte e Cultura” del piano Colao. Tra gli interventi si sottolinea lo sviluppo dell’Av sulla dorsale adriatica (Bologna-Taranto), e il completamento dell’alta velocità sulla dorsale tirrenica, in modo che arrivi fino in Sicilia”.
Colao, più concessioni ma solo con investimenti – Negoziare un’estensione delle concessioni equilibrata e condizionata ad un piano di investimenti espliciti e vincolanti nei settori delle autostrade, del gas, geotermico e idroelettrico: tali azioni dovranno inoltre essere “coerenti con le macro-direttive del Green Deal europeo”. Lo prevede il ‘piano Colao’ nella parte che riguarda il piano infrastrutturale per il Paese.
Per i figli sì all’assegno unico – “Razionalizzare il sistema dei trasferimenti monetari alle famiglie in direzione di misure che accompagnino la crescita dei bambini fino alla maggiore età, attraverso l’introduzione di un assegno unico variabile in base al reddito familiare che assorba le detrazioni fiscali per i figli a carico, l’assegno al nucleo familiare, il bonus bebè, l’assegno al terzo figlio”. E’ una delle azioni individuate dal Piano Colao.
“Reddito” ad hoc per donne vittima di violenza – Un “contributo di libertà”, vale a dire una un contributo “pubblico tipo reddito di Emergenza e/o Cittadinanza che garantisca loro un supporto iniziale, da destinare a spese di sussistenza, alloggio, mobilio, salute, educazione e socializzazione dei figli, corsi professionali, vita autonoma” per le donne vittima di violenza. E’ una delle azioni individuate dal piano Colao. Tra le altre misure utili vengono poi individuate: l’erogazione di “incentivi per l’assunzione e la creazione di una Rete di Imprese contro la Violenza, ad adesione volontaria, per un confronto sullo sviluppo di politiche ed azioni aziendali in favore sia delle donne inserite grazie al programma sia di ogni lavoratrice eventualmente esposta a forme di violenza in ambito domestico”.
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