Piemonte
Edisu e Regione in una lettera al governo: “interventi urgenti per garantire il diritto allo studio”
“Interventi urgenti per garantire appieno il diritto allo studio universitario, che non possono più attendere. Anche a costo di delegare la Regione a fare da sola, almeno per quest’anno, in modo da poter tutelare fino in fondo gli studenti più meritevoli”. Lo chiedono l’assessore regionale al Diritto allo studio, Elena Chiorino e il presidente del’Edisu, Alessandro Sciretti, in una lettera indirizzata la ministro all’Università, Gaetano Manfredi per segnalare “numerose criticità riguardo alla gestione del Diritto allo studio universitario”. Problematiche che necessitano di un intervento del governo, fino ad oggi sostanzialmente assente, nonostante il grande sforzo della Regione per venire incontro, con tutti i mezzi a disposizione, alle esigenze degli studenti, messi in difficoltà dall’emergenza coronavirus.
“Abbiamo deciso – spiegano Chiorino e Sciretti – di rimodulare le scadenze regionali per il conseguimento dei crediti necessari ad incassare la seconda rata delle borse di studio per gli studenti iscritti ai primi anni di una Laurea Magistrale e abbiamo derogato con la DGR della settimana scorsa. Non solo: stiamo applicando, sempre per quanto nelle nostre competenze, le norme nazionali nel modo più inclusivo possibile, ad esempio per quanto riguarda gli allontanamenti dalle residenze dei laureati non aventi più diritto al posto letto, al fine di non lasciare indietro nessuno e nemmeno, per quanto possibile, in difficoltà”.
Però tutto questo rischia di non bastare se da Roma non ci saranno segnali forti di attenzione: “Purtroppo – proseguono assessore e presidente – nonostante il nostro massimo impegno profuso, le attuali norme ci consentono di agire sino a un certo limite. Serve quindi l’intervento del Governo che, ci spiace sottolinearlo, al momento ha lasciato nell’incertezza gli studenti che, ormai da mesi, attendono risposte certe”.
Ma quali sono le principali istanze? Innanzi tutto la deroga sulle norme nazionali sul merito, in particolare per quanto riguarda il numero minimo di crediti (che varia a seconda dell’anno frequentato, da conseguire entro il 10 agosto), le scadenze per conseguirli. Poi c’è il tema, delicatissimo, degli affitti per i fuori sede in difficoltà e quello della perdita dello status di fuori sede e dei correlati contributi economici alla luce dell’emergenza che ha indotto, come previsto dalla legge, parecchi a interrompere anticipatamente i contratti di affitto.
Regione Piemonte ed Edisu si sono dichiarati favorevoli sia a uno slittamento della scadenza del 10 agosto al 30 settembre (che vada quindi a includere la sessione invernale) sia ad una rimodulazione una tantum dei crediti accademici.
Ora la Regione e l’Edisu chiedono di fare in fretta, mettendosi a disposizione, nel caso in cui questo non fosse possibile, per “fare da soli”. “Servono risposte immediate – concludono Chiorino e Sciretti – perché non possiamo più permetterci di attendere: nel caso in cui l’Esecutivo non sia attualmente nelle condizioni di agire tempestivamente, ci rendiamo disponibili ad assumerci le nostre responsabilità, ma possiamo farlo solo a fronte di una formale delega che consenta alle Regioni di operare autonomamente, almeno per quest’anno, in regime straordinario”.
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