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Cronaca

La sindaca di Torino Chiara Appendino al Valentino con la figlia per una breve passeggiata dopo il lockdown

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“Ho visto alcune persone sui prati a prendere il sole, altre sedute sulle panchine e ragazzini giocare a pallone. Sono tutte cose che, torno a ribadirlo, non si possono fare”. La sindaca di Torino, Chiara Appendino, racconta su Facebook una breve passeggiata con la figlia al Valentino dopo il lockdown:

Come tutti, Sara non metteva piede al Valentino da oltre due mesi.
La gioia di poterci finalmente tornare è stata tanta.

E cosa abbiamo visto in questa breve passeggiata?
L’area giochi era chiusa col lucchetto e, di conseguenza, nessun bambino poteva accedervi. Ammetto che non è stato semplice spiegarlo a mia figlia, ma, esaurita la comprensibile delusione, si è poi divertita a rincorrere gli scoiattoli nei prati.
Poi tante persone, sicuramente.
Tante passeggiavano indossando la mascherina pur non essendo obbligatoria all’aperto, e questo è un segnale positivo.
Molti sportivi, a piedi o in bicicletta. E non ho potuto fare a meno di notare runner che deviavano visibilmente la loro traiettoria per mantenere i due metri di distanza da chi passeggiava o che addirittura si fermavano per far passare.
Un gesto doveroso in questo momento, ma anche un bel gesto di responsabilità.

E poi?
E poi ho visto alcune persone sui prati a prendere il sole, altre sedute sulle panchine e ragazzini giocare a pallone. Sono tutte cose che, torno a ribadirlo, non si possono fare.
Ho visto anche la nostra Polizia Municipale e le Forze dell’Ordine, i volontari della Protezione Civile che in più di un caso hanno fatto presente a quelle persone i loro doveri.
Dopo questo weekend faremo le prime valutazioni. Sono abituata ad assumere decisioni sulla base di una visione d’insieme e di dati concreti e non di sensazioni.
La sensazione, però, era quella, ancora una volta, di un parco amato dai torinesi, di uno spazio prezioso di libertà ritrovato e di una voglia collettiva di tenercelo caro per i prossimi mesi.
Ancora una volta: dipende da tutti noi.

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