Scuola e formazione
Al Politecnico di Torino gli studenti e docenti utilizzano avatar per muoversi nello spazio virtuale
Studenti e docenti si muovono come avatar nello spazio virtuale di una residenza per anziani, con la possibilità di spostarsi nei diversi ambienti, osservare insieme le criticità della progettazione ed evidenziare gli elementi oggetto della revisione progettuale da parte dei docenti che coordinano l’esercitazione. E’ la modalità di fare didattica a distanza avveniristica sperimentata al corso di Laurea in Ingegneria Edile del Politecnico di Torino.
Un’esperienza pilota in Italia e tra i primi casi al mondo in cui la realtà virtuale viene impiegata come un valore aggiunto per docenti e studenti. E’ stata sviluppata dal laboratorio di ricerca e didattica VR@Polito come risposta all’esigenza mettere insieme i contributi individuali in un lavoro di gruppo sull’ampliamento di un edificio in cui una semplice conference call sarebbe risultata molto meno efficace. Con l’utilizzo di un apposito software, docenti e studenti possono invece muoversi come avatar all’interno del modello 3D in Bim del caso di studio, osservandolo come durante un sopralluogo, analizzando dettagli ed evidenziando anche graficamente criticità e dubbi in tempo reale e condividendo in gruppo lo spazio virtuale. Una modalità che permetterà di ridurre al minimo la presenza di ricercatori nei laboratori di didattica e ricerca dell’Ateneo.
“Per trasformare una difficoltà in opportunità abbiamo deciso di fare qualcosa di nuovo abbandonando qualcosa di vecchio. La risposta degli studenti è stata estremamente positiva, pertanto su quanto sperimentato in questo semestre non si tornerà indietro nei prossimi anni”, spiega Anna Osello, responsabile del corso.
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