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Emergenza Coronavirus, dopo il lockdown l’Italia si prepara alla Fase 2

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Dal 4 maggio, dopo il lockdown, l’Italia entrerà nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus: con essa, parte dei divieti e delle limitazioni cadranno o verranno alleggerite. Le ipotesi paventate al momento riguardano diverse sfere della quotidianità: si va dalla possibilità di spostamenti all’interno della stessa regione, all’apertura dei parchi e all’ok delle passeggiate oltre i limiti adesso imposti di 200 metri dalla propria abitazione.

Sì agli spostamenti all’interno della propria Regione

E’ questa l’ipotesi più significativa al momento. Dalle ultime indiscrezioni, spiega il Corriere, anche se non c’è unanimità sull’uso delle mascherine, e con il presupposto che non sarà un “liberi tutti”,  c’è “l’accordo sull’allentamento dei divieti è stato raggiunto. Con un’altra novità importante …la riapertura il 18 maggio di musei, biblioteche e archivi”. Dunque ci si potrà spostare all’interno della propria Regione anche per raggiungere le seconde case. Verosimilmente anche senza l’autocertificazione (anche se su questo aspetto non c’è accordo).

Jogging e passeggiate

Altro aspetto importante è quello dello sport all’aperto e dei parchi. Nella fase 2 si potrà uscire  ovviamente con le dovute precauzioni. Al netto della sicurezza e delle prescrizioni (evitare assembramenti e mantenere il distanziamento sociale) si potrà uscire massimo in due adulti (e nel caso con relativi figli). Al momento non è chiaro se riapriranno i parchi: in questo caso bisognerà valutare le le aree siano attrezzate e organizzate per evitare assembramenti.

Sarà consentito fare sport all’aperto anche lontano dalle proprie abitazioni purché da soli e mantenendo le distanze di sicurezza.

Uscite

Sempre mantenendo salde le indicazioni igieniche, i divieti di assembramento e le prescrizioni, sarà possibile recarsi a casa dei familiari e amici: ovviamente indossando i dispositivi di sicurezza.

Aziende e attività commerciali

In questo caso la questione è più variegata. Dal lunedì 27 aprile, spiega il Corriere, “apriranno le grandi aziende strategiche nei settori automotive, moda e produzione di macchine agricole industriali. Via libera anche alle imprese manufatturiere, le costruzioni e i servizi funzionali a queste filiere”. Dovrebbero restare chiuse le scuole anche se si ventila l’ipotesi di aprirle per colloqui e riunioni. Di certo partiranno i lavori di ristrutturazione.

E gli altri? Prima dell’11 maggio resteranno chiusi ancora chiusi  centri commerciali e i mercati rionali che non vendano generi alimentari.

 

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