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In Piemonte 755 nuovi operatori assunti per far affrontare l’emergenza Coronavirus

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L’attuale emergenza ha poi evidenziato la necessità di potenziare l’assistenza infermieristica ai pazienti. L’Unità di crisi ha quindi predisposto, il 7 aprile, una circolare straordinaria per far fronte alle carenze riscontrate nelle strutture residenziali socio-sanitarie. Le Asl del Piemonte hanno così incrementato l’assistenza infermieristica domiciliare, per i prossimi quattro mesi, in misura minima di almeno un operatore ogni 20mila abitanti. Tale misura, che ha messo a disposizione delle Rsa piemontesi decine di infermieri, ha evitato la sospensione dei servizi infermieristici in alcune strutture.

L’assessore al Welfare, Chiara Caucino, ha sottolineato l’efficacia delle azioni condotte finora dall’Area funzionale Rsa rispetto alle criticità riscontrate presso le strutture, in particolare sull’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale, sull’incremento dei tamponi effettuati e sulla sostituzione del personale assente.

Tutte le Asl piemontesi hanno poi recepito le indicazioni della circolare del 3 marzo scorso dell’Unità di crisi, in cui veniva richiesta l’attivazione di nuclei di vigilanza.

“L’attenzione alla situazione delle case di riposo – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – è documentata fin dal primo atto dell’Unità di crisi del 23 febbraio nel quale già si raccomandava ai gestori delle strutture di limitare l’accesso dei visitatori e di attenersi alle misure di prevenzione previste dalle disposizioni ministeriali, che la maggior parte delle strutture ha applicato. In qualche caso, nonostante le misure, si sono verificati contagi. Oggi abbiamo più task force e Usca nelle aziende sanitarie locali dedicate all’emergenza delle case di riposo, oltre a quasi 800 infermieri e operatori socio sanitari assunti per soccorrere le case di riposo rimaste sguarnite di personale a causa del contagio. Sui test sierologici abbiamo avviato la sperimentazione ed ora aspettiamo le indicazioni del Ministero della Salute per procedere secondo le linee che verranno individuate dalle autorità sanitarie”.

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