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Cronaca

Sindacati Polizia di Stato: ‘Contro il coronavirus, il grande senso di responsabilità e sacrificio dei poliziotti’

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“Contro il coronavirus, il grande senso di responsabilità e sacrificio dei poliziotti di Torino”. E’ quanto sottolineano i Segretari Generali del SIULP, SAP, Federazione COISP, SIAP, FSP, SILP CGIL. Di seguito il testo della dichiarazione congiunta:

Un appello accorato dai sindacati di polizia di Torino rivolto a tutte le altre forze dell’ordine affinché seguano coraggiosamente il loro esempio, unendosi a tutti i cittadini responsabili, nella lotta contro il contagio del coronavirus che sta sconvolgendo la vita degli italiani e non solo. I poliziotti sono abituati a combattere ma in questo caso la lotta è contro un nemico subdolo e invisibile verso il quale i tutori dell’ordine oppongono, oltre ai servizi di prevenzione, repressione e di assistenza ai cittadini, comportamenti virtuosi e preventivi, modificando i loro orari di lavoro. Il messaggio delle Autorità sanitarie, del Governo e dei Presidenti delle regioni è inequivocabile: “rimanere a casa il più possibile”. Proprio in virtù di questa intimazione diretta a limitare il contagio del virus, i sindacati di Polizia con grande senso di responsabilità, hanno condiviso con il Questore di Torino e con i Dirigenti dei Compartimenti competenti, la modifica degli orari di lavoro di tutti gli Uffici della polizia della provincia di Torino, pur sapendo di dover temporaneamente stravolgere la vita dei colleghi. I molteplici disagi per sopperire alle esigenze personali, famigliari e dei propri figli o dei genitori anziani nonché quelli di servizio, sono il grave prezzo che dovranno pagare per adempiere all’obbligo morale di limitare al massimo la compresenza negli uffici, contribuendo a frenare il contagio. Questo orario estremo, continuano le OOSS, consente ai tutori dell’ordine di adempiere al loro dovere e di garantire comunque la sicurezza dei cittadini, limitandoli ad uscire di casa 3 giorni su 7 (garantendo comunque la continuità lavorativa 6 giorni su 7 con il 50% del personale ogni giorno negli uffici e permanendo i turni h.24 del controllo del territorio e delle pattuglie infoinvestigative e i servizi esterni) evitando di diventare vittime o mezzo di un eventuale contagio. Un immane sforzo e sacrificio richiesto agli uomini ed alle donne in divisa per rispondere con determinazione e orgoglio agli appelli provenienti dalle Autorità competenti, appelli tristemente avvallati dai dati piemontesi e della provincia di Torino sul numero dei deceduti, dei positivi sottoposti a quarantena, e dei ricoverati in terapia intensiva. Una scelta forte, per dimostrare la solidarietà verso i più deboli e coloro che sono più a rischio di ospedalizzazione, limitando il più possibile il contagio attraverso l’adozione di orari di lavoro gravosi (12 ore consecutive), con il giorno successivo di riposo. Un grande ed esemplare sacrificio che si auspica, nell’interesse della salute pubblica, venga seguito anche dalle altre forze dell’ordine e dalle polizie locali. Se è vero, come purtroppo è vero, che ci troviamo in una lotta senza tregua contro un nemico pericoloso e invisibile, dall’ultimo agente al Questore di Torino, i poliziotti, pur salvaguardando la loro mission, in questa battaglia, per il bene di tutti, stanno rinunciando temporaneamente, a una parte dei propri diritti.
Un esempio che speriamo non resti isolato, sottolineano i sindacati di Polizia, ma che tocchi il cuore e le coscienze di altre organizzazioni e, laddove possibile, seguano l’iniziativa intrapresa dai poliziotti di Torino. Non è il momento di fare gli eroi credendosi immuni, anche perché il coraggio, oggi, è proprio di coloro che responsabilmente, coscienziosamente e intelligentemente restano chiusi in casa il più possibile, concorrendo a contenere il contagio del coronavirus. #insiemecelafaremo

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