A Torino nascono le magliette contro la psicosi da Coronavirus, i ricavi a prevenzione e soccorritori

E’ partita da Torino una campagna che ha scelto un oggetto tra i più gettonati di sempre, le magliette, per smorzare i toni della psicosi collettiva da Coronavirus e raccogliere fondi a supporto delle attività dei soccorritori e della macchina della prevenzione. F5 Eventi, agenzia torinese di organizzazione eventi e comunicazione, lancia infatti in questi giorni una maglietta che, ricordando sul davanti le principali indicazioni da seguire per ostacolare la diffusione del temuto Covid-19, invita sul retro a non essere maniacali.

Ci spiega Andrea “Frisk” Lazzero, direttore creativo di F5:”Per il fronte delle magliette abbiamo scelto tre immagini diverse che accompagnano uno dei meme più storici: il “Keep calm and…”, quello che invita a stare calmi e fare un’azione specifica, in questo caso battere il Coronavirus, insieme. Per il retro, invece, l’hashtag è in italiano ed è semplicissimo: #nopsicosi, per ricordare di non farci prendere dal panico.”

“Abbiamo scelto la maglietta – continua Lazzero – perché è un veicolo di comunicazione, materiale, vero, non su internet. In questi giorni più che mai è come se ci fosse uno scollamento tra il web e il mondo reale. Andiamo tutti in giro a verificare se quello che vediamo sui social è vero o no. Di solito una maglietta si crea per celebrare o commemorare, ma in questo caso è qualcosa di semplice, alla portata di tutti, che vuole aiutare a smorzare i toni.”

Il ricavato della vendita, tolti ovviamente i costi di produzione, andrà a favore della Croce Rossa Italiana, che sta portando avanti un lavoro sistematico e costante per fronteggiare l’allerta del Coronavirus.
“La speranza -chiude Lazzero – è che il momento finisca quanto prima e i fondi vengano impiegati per altro. L’attività della Croce Rossa non finirà con il passare dell’emergenza, come sappiamo tutti.”

Le magliette sono disponibili sulla home page del sito F5eventi.com

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese