Cronaca
La Città di Torino riorganizza i suoi giardinieri
Dal mese di febbraio sarà operativa una riorganizzazione dei giardinieri del Comune, un insieme di circa 50 persone organizzate in squadre operative e caratterizzate da elevata esperienza e professionalità, per la gestione d’eccellenza dei giardini e degli arredi verdi. È stata considerata l’importanza del loro lavoro e le esigenze che caratterizzano il lavoro di squadra, ma anche la riduzione significativa del numero dei giardinieri negli ultimi anni, dovuta principalmente ai pensionamenti.
L’obiettivo è stato di comporre un numero minore di unità operative (che corrispondono ad altrettante squadre e sedi di lavoro), formate ciascuna indicativamente da 12-15 persone, in modo da ottenere maggiore efficienza e flessibilità di intervento e lo svolgimento in sicurezza delle lavorazioni.
Il cambiamento organizzativo consentirà di mettere in evidenza la figura professionale del giardiniere, a cui saranno affidate attività di eccellenza e grande visibilità: cura di giardini e parchi storici, realizzazione aiuole fiorite, allestimenti floreali per manifestazioni, pronto intervento sugli alberi, attività di supporto ad interventi fatti con la cittadinanza. Ciò aiuterà ad aumentare la consapevolezza dell’importanza del proprio lavoro di cura del verde pubblico della Città.
La riorganizzazione terrà anche conto del complesso dell’ex Istituto Bonafous di Chieri per il quale, lo scorso giugno, è stato stipulato un protocollo d’intesa tra l’Amministrazione comunale, il Comune di Chieri e gli enti già presenti presso il compendio: Città Metropolitana di Torino, Istituto di istruzione superiore “B. Vittone”, l’Università degli Studi di Torino e l’ENGIM (Enti di formazione professionale), per la creazione in tale luogo di un Polo didattico/formativo nonché di sviluppo del territorio; il Servizio Verde pubblico assicurerà un servizio di monitoraggio e presidio mediante l’operato di due giardinieri con mansioni di custodi, che svolgeranno parte delle loro attività presso tale sito.
Inoltre la Città è impegnata nel rilancio delle attività all’interno delle serre presenti nel complesso di Chieri, mediante la predisposizione di un bando per l’assegnazione delle stesse e dei limitrofi terreni da coltivazione a progettualità con finalità sociali, anche in considerazione della lettera di intenti sottoscritta tra la Città di Torino e il Ministero della Giustizia, unitamente al Tribunale di Sorveglianza e la Garante per i detenuti della Città di Torino.
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