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Cultura

Il 18 e 19 gennaio a Torino il SolitunesFest, per approfondire il rapporto tra musica e immagini

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Il 18 e 19 gennaio torna a Torino il SolitunesFest, seconda edizione della manifestazione musicale ispirata dal lavoro e dalle energie di Solitunes, etichetta discografica nata a Torino nel 2015 da un’idea dei contrabbassisti torinesi Stefano Risso e Federico Marchesano, che pubblica esclusivamente dischi in solo, eseguiti cioè da un unico musicista.

“Un’isola deserta. Un musicista con un microfono, pronto a registrare: una dichiarata discriminazione di numero, mai di genere.” Questa la visione all’origine del nome. Proprio per questo, il catalogo Solitunes, i cui autori sono batteristi, contrabbassisti, chitarristi, sassofonisti, compositori sperimentali, jazz e folk, musicisti di elettronica, offre una vasta panoramica di generi musicali e la massima libertà nell’accostarsi alla produzione del proprio solo.

SOLITUNESFEST è l’approdo di un progetto discografico e concertistico che ha espresso il suo lato live nella rassegna Solitunes al B-Locale (via Bari 22, Torino), in cui ormai da tre anni, ogni mese, viene presentato in una serata diventata quasi un cult un live set per musicista in solo dell’entourage dell’etichetta.
Dalla collaborazione con l’Associazione Antiloco (Il Piccolo Cinema) che sostanzia una delle idee fondanti dell’etichetta e cioè quella per cui quando si è soli si è una moltitudine, nasce in particolar modo il tema della seconda edizione di questo nuovo festival, e cioè quella di esplorare le possibilità della risonorizzazione di videclip.

Un musicista in solo non può infatti aprirsi alla collaborazione di altri strumentisti. Può trovare però, nell’evolvere della propria musica, innumerevoli ramificazioni verso altre forme narrative ed artistiche come, appunto, il videoclip. Dando nuovi significati al linguaggio video: una risemantizzazione a tutti gli effetti.

Il Festival sarà strutturato in due giorni di concerti, incontri e un workshop aperto a giovani musicisti. Il filo conduttore della due giorni sarà il rapporto fra immagine e suono, di un musicista “in solo”, ovviamente.

Solitunes Festival porta la musica in luoghi decentralizzati della città, svelandone nuovi spazi e convogliando in quella parte di città, persone e proposte culturali riservate abitualmente al circuito del centro cittadino.
Seeyousound – il festival torinese del cinema a tematica musicale – ha aderito al Festival offrendo l’uso del proprio materiale audiovisivo e la possibilità, per il corto musicale vincente, di essere programmato durante il Seeyousound 2020.
L’obiettivo primario è servire da interscambio e ponte tra i pubblici di Solitunes Records, B-Locale e il Piccolo Cinema con quello di Seeyousound e Università di Torino (corso DAMS) creando un evento unico.

Accanto a Stefano Risso, contrabbassista, compositore e produttore, da anni impegnato su progetti personali originali anche in collaborazione con danza e teatro e Federico Marchesano, bassista, contrabbassista, insegnante e compositore torinese nel collettivo del neonato festival ci sono anche Alessandro Viale, copywriter ed editorial designer zappofilo per vocazione e Francesco Busso, grafico, suonatore di ghironda elettroacustica, entrambi presenti da subito nella scelta artistica del catalogo Solitunes e geniali creatori della linea grafica che curano come Tundrastudio e che è valsa all’etichetta una menzione su Art Tribune.

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