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Confartigianato chiede l’abolizione del pedaggio autostradale tra Ceva e Savona

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Secondo il Presidente di Confartigianato Trasporti Piemonte, la circolazione sul tratto Ceva Savona è resa difficile dai lavori di manutenzione stradale.

“Il precedente Governo, all’inizio del 2019 – chiarisce Aldo Caranta, Presidente Confartigianato Trasporti Piemonte – aveva provveduto a bloccare i rincari alle tariffe autostradali del 90% delle tratte nazionali. Peccato, però, che in quel 10% di tratte autostradali non incluse figuravano quelle piemontesi. Infatti, i rincari più consistenti si erano registrati sulla A32 tra Torino e Bardonecchia (+6,71%), uno degli aumenti più alti d’Italia, sul tratto della A5 tra Aosta e il Monte Bianco (+6,32%), e sulla A6, una delle tratte più battute dai torinesi, dove il pedaggio era aumentato del 2,2%.”

“Anche se quest’anno – Continua il Presidente Caranta – non è previsto un aumento delle tariffe dei pedaggi autostradali, a nome delle 6.400 imprese artigiane piemontesi degli autotrasportatori chiediamo di abolire temporaneamente il pedaggio sul tratto Ceva-Savona in quanto con la quantità di lavori e rallentamenti dovuti alla manutenzione stradale, i nostri autotrasportatori impiegano il doppio di tempo per raggiungere le loro mete lavorative, dovendo transitare, a mo’ di slalom, tra mille ostacoli, viabilità modificata, ponti a rischio e strade impercorribili. Chiediamo alla Politica maggior rispetto per la nostra categoria che ogni giorno, prima di pianificare l’iter lavorativo, deve guardare le previsioni del tempo, scongiurare disastri idrogeologici, barcamenarsi tra percorsi modificati, pagare alti pedaggi autostradali senza che migliorino i servizi offerti”.

Sulle stesse posizioni anche il Presidente di Confartigianato Piemonte Giorgio Felici: “Un settore, quello del trasporto merci in costante squilibrio tra fatturati che si sgonfiano, da una parte e gasolio, pedaggi, assicurazioni, costi di esercizio e tasse che crescono, dall’altra. A tutto ciò si devono aggiungere il cronico deficit infrastrutturale, la concorrenza sleale, che opera senza regole e prezzi sottocosto, il ritardo nei pagamenti, senza dimenticare le variabili locali come la viabilità inadeguata, ovvero strade che aprono e chiudono secondo le condizioni meteo o il dissesto idrogeologico”.

Ciò che risulta fondamentale per Confartigianato Imprese Piemonte è una corretta manutenzione delle infrastrutture affiancata da una pianificazione territoriale volta a salvaguardare la sicurezza delle persone e delle aziende del territorio piemontese.

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