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Cronaca

Torino ha ricordato l’arresto e l’uccisione di Duccio Galimberti, martire della resistenza

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La Città di Torino ha oggi reso omaggio a Tancredi “Duccio” Galimberti, dirigente del Partito d’Azione e della Resistenza in Piemonte, medaglia d’oro al Valor militare, con lo scoprimento di una targa in sua memoria, murata sulla facciata dell’edificio di via Vigone 19, in Borgo San Paolo. Proprio in quel luogo, allora una panetteria, Duccio Galimberti venne arrestato dalle milizie fasciste alla fine di novembre del 1944. Trasferito nella sua Cuneo e torturato, morì il 3 dicembre.
Nel corso della cerimonia che ha preceduto l’inaugurazione della targa commemorativa, il presidente del Consiglio comunale Francesco Sicari, rievocato l’itinerario politico e il martirio del dirigente azionista, ha tra l’altro sottolineato: “A distanza di 75 anni, il nostro Paese vive un nuovo periodo di crescente spirito nazionalista: non si riesce più a tenere il conto dei fenomeni di odio. La figura di Mussolini continua, purtroppo, a raccogliere intorno a sé persone con sentimenti tutt’altro che positivi”.
Il presidente ha inoltre aggiunto: “Il criterio del famoso ‘prima gli italiani’ ha avviato un processo continuo e senza freni che rischia di vanificare gli sforzi di uomini del valore di Galimberti. 75 anni fa, in un clima da ‘prima gli italiani’ ci si è ritrovati in una guerra fratricida tra gli stessi italiani. Un periodo in cui le idee sono state pesate esclusivamente mediante l’utilizzo della forza, della repressione e di tutti quegli atti contro la persona che ben hanno caratterizzato la politica fascista di quei tempi.”
Il presidente Sicari ha quindi concluso: “Duccio Galimberti fu tra i primi a impugnare le armi per difendere la libertà e la patria dal tradimento e dalla tirannia. Sono certo che la nostra città ed i suoi cittadini avranno la forza, ed il coraggio, di difendere la memoria di uomini come lui”.
Nel corso della cerimonia hanno preso la parola anche la presidente della Circoscrizione 3 Francesca Troise (che ha ricordato anche i martiri del Martinetto e il contributo di Torino alla Resistenza, oltre al valore della memoria collettiva), l’assessore della Città di Cuneo Mauro Mantelli, Niccolò Galimberti a nome della famiglia e Carmine Bonino, tra i promotori dell’iniziativa.

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