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Inaugurato il Mulino Valsusa a Bruzolo
Taglio del nastro domenica pomeriggio per il Mulino Valsusa. La pioggia intensa non ha fermato quella che per Bruzolo, e per e la Valle, è stata una festa per il primo mulino rinato non solo per fini didattici ma con l’obiettivo di rilanciare l’economia del territorio. Più di trecento persone sotto gli ombrelli hanno aspettato il taglio, battezzato nelle parole di tutti come un momento di speranza per la valle. Proprio Mario Richiero, sindaco di Bruzolo, ha raccontato come molti contadini, negli anni, avessero abbandonato la loro attività, tra difficoltà, distruzioni dei campi da parte dei cinghiali, la crisi. Ora c’è un buon motivo per tornare a piantare semi antichi anche in zone montane: quei grani, una volta trasformati in farine nel Mulino tornato a vivere, in un cerchio che si chiude incontreranno poi ristoratori e panifici della Valle.
Il pomeriggio di festa, tra visite guidate e degustazioni, ha permesso di scoprire proprio alcuni prodotti nati da questo felice incontro. Il Panificio Marzo di Venaus ha proposto focacce e pani preparati con le farine del Mulino mentre lo chef Sandro Ostorero, del ristorante Phoenix Condove, in rappresentanza dell’Associazione Valsusa in tavola, una pasta e fagioli impastata con le stesse. Prodotti Made in Valsusa, come Prosperoso, il panettone che debutterà giovedì ed è firmato da Matteo Marzo, fornaio da tre generazioni e Maestro del Gusto, che lo venderà a Venaus e Susa: è preparato, in un omaggio ai sapori più tipici del territorio, con farina Prosperosa superiore del Mulino Valsusa, gelatine di cioccolato al latte aromatizzato al miele di castagne e marron glacé.
Massimiliano Spigolon, l’uomo che ha fortemente voluto la rinascita di questo mulino del 1884, ha ribadito, prima del taglio del nastro, che questo è un progetto di sovranità alimentare ma soprattutto di partecipazione, che si costruisce nelle scelte quotidiane e nel sostegno all’iniziativa: «Ognuno, con un seme, può cambiare il mondo».
Da domani, il Mulino sarà al lavoro per produrre la farina di polenta: sarà prodotta con antico mais Pignoletto Giallo piemontese coltivato ad Alpignano. Chi, causa maltempo, non è riuscito a visitare il Mulino potrà approfittare delle visite guidate che verranno organizzate da gennaio 2020. A dicembre, invece, il Mulino sarà aperto anche di domenica per chi sceglierà di fare regali 100 per 100 Val Susa.
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