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Cronaca

Lunedì 2 dicembre al via a Torino il controllo dei semafori con telecamere: multe da 42 a 222 euro

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Lunedì prossimo, 2 dicembre, debutteranno in città i nuovi dispositivi EnVES EVO MVD, che avranno la funzione di visionare e segnalare tutti coloro che transitano con il semaforo rosso. “Un modo per incentivare al rispetto delle regole – spiega il comandante della Polizia municipale di Torino, Emiliano Bezzon – e, al contempo, limitare un comportamento sbagliato e pericoloso che mette a rischio la vita di chi lo attua, oltre a quella di altre persone.”

I primi tre incroci nei quali entreranno in funzione le telecamere sono quelli tra i corsi Regina Margherita e Potenza; Peschiera e Trapani; Novara e Vercelli.

I dispositivi consentiranno di registrare la sequenza dell’intera violazione e viene così prodotta una serie di fotogrammi per ogni infrazione rilevata, documentando il passaggio di un veicolo che ha proseguito la marcia nonostante la lanterna semaforica proiettasse luce rossa (violazioni ex art. 146 comma 3 del CdS) o il superamento del limite (striscia d’arresto) prima del quale il conducente ha l’obbligo di arrestare il veicolo per rispettare le prescrizioni semaforiche (violazioni ex art. 146 comma 2 del CdS)

Le apparecchiature di controllo verranno progressivamente installate su altri incroci scelti tra quelli dove si sono verificati il maggior numero di incidenti nel triennio 2016/18 ovvero gli incroci tra i corsi Lecce e Appio Claudio; le vie Pianezza, Nole e corso Potenza; i corsi Agnelli e Tazzoli; Turati, Bramante e Unione Sovietica; tra corso Siracusa e via Tirreno; tra piazza Pitagora e corso Orbassano; tra corso Unione Sovietica e piazzale San Gabriele da Gorizia; tra i corsi Turati e Rosselli; Vittorio Emanuele II e Castelfidardo; Vittorio Emanuele II e Vinzaglio e Giambone e Corsica.

Capitolo sanzioni: chi supera la linea che delimita l’incrocio quando il semaforo è rosso avrà una multa di 42 euro (o 56 euro se l’infrazione avviene di notte), e gli verranno decurtati 2 punti dalla patente; chi invece l’incrocio lo attraverserà dovrà pagare da un importo minimo di 167 euro a 222 euro e 67 centesimi nelle ore notturne e avrà 6 punti decurtati dalla patente.

OBIETTIVO: RIDURRE DEL 5 PER CENTO IN UN ANNO GLI INCIDENTI STRADALI

Troppo veloci e , non di rado, distratti. Punta il dito sui comportamenti errati alla guida la campagna di comunicazione ‘Sulla strada non rischiare’, realizzata dalla Città di Torino e partita in questi giorni con l’affissione dei primi manifesti.

L’obiettivo è far crescere tra i torinesi la consapevolezza dei rischi legati all’incidentalità stradale causati dal mancato rispetto delle norme del codice della strada, sensibilizzandoli e promuovendo così condotte e stili di guida corretti.

Seppure in calo – dalle oltre 96mila dello scorso anno si è passati a poco più di 82mila – il numero delle infrazioni ai limiti di velocità rilevate lungo le arterie viarie cittadine continua a rimanere molto elevato.

Le violazioni al Codice della Strada scendono rispetto al 2018 anche quando si tratta del mancato utilizzo a bordo di dispositivi di sicurezza come le cinture o la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

In diminuzione anche le sanzioni comminate per l’uso del cellulare (2555 al 18 novembre contro più di 4mila e 200 del 2018).
La guida distratta, secondo dati diffusi dall’Istat nel luglio scorso, è la seconda causa di incidente sulle strade urbane preceduta solo dal mancato rispetto di precedenze o semafori.

A Torino i sinistri rilevati dagli agenti della Polizia municipale sono stati, alla data del 17 novembre, 3152 contro i 4899 dell’anno passato. Calano in maniera sensibile anche i feriti, 2767 (erano stati 4258 nel 2018) e i morti, 25 (31 nel 2018).

“Un numero di vittime comunque inaccettabile e che deve far riflettere”, commenta l’assessora alla Mobilità, Maria Lapietra. “La Giunta Comunale a inizio mese ha approvato il nuovo piano operativo della sicurezza stradale – prosegue l’assessora – con l’obiettivo di ridurre entro un anno del 5% il numero degli incidenti nel perimetro urbano e adottare una “vision zero”, vale a dire niente morti o feriti gravi sulle strade di Torino entro il 2050.”

“L’aumento dei controlli effettuati, anche mediante apparecchiature automatiche omologate, è una delle azioni individuate per raggiungere questo obiettivo”, conclude Bezzon.

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