Ambiente
Allarme in Valle d’Aosta: rischia di crollare un ghiacciaio sulle Grandes Jorasses nel massiccio del Monte Bianco
Una porzione del ghiaccio Planpincieux, sulle Grandes Jorasses, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco potrebbe precipitare a valle con una massa di circa 250 mila metri cubi.
A dare l’allarme sono state le strutture tecniche della Regione Valle d’Aosta e della Fondazione Montagna sicura, dopo aver misurato una brusca accelerazione del movimento fino a 50-60 centimetri al giorno.
Il ghiacciaio è oggetto di studi sperimentali fin dal 2013 da parte della Fondazione Montagna sicura in collaborazione con il Geohazard Monitoring Group del CNR-IRPI di Torino,
Il comune di Courmayeur ha disposto la chiusura della strada comunale della Val Ferret.
Il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha firmato un’ordinanza che prevede di evacuare alcuni immobili al momento disabitati : un eventuale crollo isolerebbe gli abitanti della vallata.
A seguito della nota con cui la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha segnalato una situazione di potenziale pericolo rispetto al Ghiacciaio Planpincieux, nella Val Ferret, all’individuazione degli scenari di pericolo e a seguito dei confronti avvenuti in queste ore tra l’Amministrazione comunale, la Fondazione Montagna Sicura, i competenti uffici regionali dell’Assessorato regionale Opere pubbliche, territorio ed edilizia residenziale pubblica, il Sindaco, Stefano Miserocchi, ha emanato l’ordinanza N° 3532 del 24 settembre 2019 che impone quanto segue:
– A partire dalle ore 19h30 della data odierna, martedì 24 settembre, fino alla revoca dell’ordinanza:
– Il divieto d’accesso pedonale e con mezzi a motore nelle aree indicate come zona 1 e zona 2 della planimetria allegata;
la chiusura della strada comunale per la Val Ferret e della strada interpoderale per Rochefort;
l’evacuazione degli immobili individuati in planimetria nelle zone 1 e 2.– In deroga a tale divieto, è consentito il transito sulla strada comunale alle seguenti condizioni:
- tramite veicolo a motore;
- (nelle zone sicure a monte della chiusura della strada) ai proprietari di immobili, titolari di attività, residenti, imprese impegnate in lavori, funzionari pubblici e incaricati di pubblico servizio, altri soggetti autorizzati dal Sindaco;
- transito con monitoraggio in tempo reale del mantenimento di ragionevoli condizioni di sicurezza;
- durante le seguenti fasce orarie controllate: dalle 7h30 alle 9h00; dalle 12h00 alle 13h30; dalle 17h30 alle 19h30.
Durante la notte è consentito il transito dei soli veicoli di soccorso, preventivamente autorizzati dal Sindaco.
Lungo la strada interpoderale Montitaz/ Planpincieux, a partire dalla mattinata di venerdì 27/09 (nel periodo precedente la strada sarà interessata da urgenti lavori di manutenzione) è autorizzato il transito, in qualsiasi orario, a pedoni, biciclette e ai veicoli a motore di peso inferiore ai 35 quintali, proprietari di immobili, titolari di attività, residenti, imprese impegnate in lavori, funzionari pubblici e incaricati di pubblico servizio, altri soggetti autorizzati dal Sindaco. Il transito avviene a rischio e pericolo dei transitanti, tenuto conto dello stato e della natura della strada. Nell’ultimo tratto a monte è previsto senso unico alternato, con impianto semaforico.
“A seguito delle segnalazioni pervenute dalle Strutture regionali e dalla Fondazione Montagna Sicura – evidenzia il Sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi – si è rilevato un significativo incremento della velocità di scivolamento del ghiacciaio Planpincieux nell’ultimo periodo. In base agli scenari presentati per motivi di sicurezza e incolumità pubblica, abbiamo dovuto adottare tali misure poiché lo scenario di eventuale caduta della porzione di ghiacciaio interessa questa volta il fondo valle antropizzato, in particolare la strada comunale di accesso alla località Planpincieux (che non rientra negli scenari). L’incolumità pubblica è prioritaria per l’Amministrazione comunale. Tali fenomeni testimoniano ancora una volta come la montagna sia in una fase di forte cambiamento dovuto ai fattori climatici, pertanto è particolarmente vulnerabile. Nella fattispecie si tratta di un ghiacciaio temperato particolarmente sensibile alle elevate temperature. Il lavoro di monitoraggio è costante, grazie alla collaborazione con le Strutture regionali e con la Fondazione Montagna Sicura, ed è volto a garantire l’adozione di misure di sicurezza per l’incolumità pubblica e a valutare le prossime azioni e possibili scenari collegati”.
L’analisi dei dati di movimento correlati ad altre osservazioni della massa glaciale del Planpincieux hanno evidenziato, da quanto riportato dalle Strutture regionali e da Fondazione Montagna Sicura, un potenziale pericolo di crollo, senza tuttavia poterne prevedere da un punto di vista temporale l’esatto momento, di un volume stimabile in massimi 250.000 m3.
Si sottolinea che in questa situazione non si ha a disposizione un vero sistema di monitoraggio tale da consentire l’attivazione di preallarmi o allarmi al superamento di soglie definite.
Il ghiacciaio è oggetto di studi sperimentali fin dal 2013 da parte della Fondazione Montagna sicura in collaborazione con il Geohazard Monitoring Group del CNR-IRPI di Torino, centro di competenza nazionale, allo scopo di studiare i crolli di ghiaccio che avvengono con frequenza dalla fronte glaciale. Si precisa che il sistema di monitoraggio fotografico del Ghiacciaio di Planpincieux NON è un sistema progettato per essere un sistema di allerta, bensì un sistema prototipale progettato con la Regione Autonoma Valle d’Aosta e il CNR IRPI per essere un sistema di studio continuo della dinamica glaciale. Allo stato attuale non esistono modelli o metodi empirici in grado di permettere la previsione quantitativa in caso di ghiacciai con dinamica di scivolamento come nel caso di Planpincieux.
Dagli ultimi rilevamenti è apparso evidente un aumento di velocità di tutta la porzione inferiore del ghiacciaio che a cavallo tra fine agosto e settembre ha registrato una velocità media di picco tra i 50 e 60 cm al giorno. La stima volumetrica effettuata dai tecnici di Montagna Sicura relativa alla porzione di ghiacciaio isolata dall’apertura di un crepaccio immediatamente a monte dell’area in movimento risulta pari a circa 250.000 m3 di ghiaccio.
“La notizia di un possibile rischio crollo per il ghiacciaio Planpincieux, sulle Grandes Jorasses, lungo il versante italiano del massiccio del Monte Bianco – dichiara Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente – testimonia ancora una volta come i cambiamenti climatici stiano minacciando anche le montagne italiane, e indirettamente le comunità locali. In particolare lo scioglimento dei ghiacciai e la biodiversità a rischio sono il primo campanello di allarme di un problema che ha una portata internazionale e che deve essere affrontato in maniera sinergica da tutti gli stati del mondo, perché come ha ricordato Greta Thunberg non c’è davvero più tempo da perdere. Bisogna intervenire al più presto altrimenti rischiamo di perdere gran parte dei ghiacciai italiani, non dimentichiamo per altro che a causa del ritiro dei ghiacciai e dello scioglimento del permafrost, a quote comprese tra i 2300 e 2800 metri sul livello del mare, si sta aggravando il fenomeno dell’erosione. Per questo Legambiente, in occasione dello sciopero mondiale per il clima, questo venerdì ha organizzato anche una serie di eventi ad alta quota “Requiem per un ghiacciaio” proprio per far vedere in loco il precario stato di salute di salute dei ghiacciai e celebrare una veglia funebre. L’evento di punta sarà in Valle D’Aosta con la veglia funebre per il ghiacciaio del Lys”.
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