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Cronaca

Parla il padre di Yoan Leonardi: “Alberto ha ucciso mio figlio a tradimento ma non provo odio”. La ex del ragazzo subissata di insulti sul web

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“Erano migliori amici…semplicemente per questa volta non gli ha tenuto la parte e Alberto si è impuntato su questa storia e a tradimento l’ha ucciso.  Così Marino Leonardi, il papà di Yoan, il giovane di 23 anni ucciso da un Alberto Pastore, 23 anni,  davanti a un pub a Borgo Ticino, in provincia di Novara.

“I genitori di Alberto sono qui da stamattina – spiega a Rai News – perché siamo amici e rimarranno miei amici…non è intaccata la mia amicizia perché noi genitori cresciamo i nostri figli nel bene…per quello che succede dopo noi genitori non possiamo decidere”.  

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Nel frattempo oggi in tribunale Alberto si è avvalso della facoltà di non rispondere ma oggi i suoi avvocati hanno detto che risponderà alle domande del  gip nell’udienza di convalida prevista per domani.

Gli insulti alla ex

Sui social invece quest’oggi, Sara, l’ex fidanzata di Alberto, è stata travolta da una miriade di insulti e offese. “Questo è uno dei tanti messaggi tipo che sto ricevendo – scrive la ragazza -.  Alla maggior parte ho deciso di ignorare totalmente, ma qui ho voluto postarlo nella speranza che la mia risposta a questa ragazza basti anche per gli altri “haters” accaniti. Io lo ribadisco: i social, i telegiornali e tutte le notizie inerenti a questa tragedia, sono sbagliati in molte cose che ora non starò a raccontarvi nello specifico”.

E continua: “Io vi chiedo solo di smetterla di mandare richieste su richieste di amicizia e soprattutto di scrivere messaggi (specialmente di tipo accusatorio) su Facebook e su Instagram (e intendo sia a me che alle altre persone coinvolte). Come ho già detto, la vera storia la sappiamo solo noi e le forze dell’ordine a cui ci siamo rivolti.  Ringrazio le persone che nonostante non mi conoscessero hanno voluto dirmi delle parole di conforto, ma chiedo anche a voi di avere pazienza e di non continuare a scriverci. Ve lo chiedo con tutta me stessa. È una situazione che non auguro a nessuno. Se avete almeno un minimo di rispetto verso anche solo uno di noi, vi prego: lasciateci in pace”.

Al momento la procura di Novara sta anche valutando l’ipotesi di contestare la premeditazione nei confronti di Pastore. Secondo la procura, infatti, l’assassino avrebbe intenzionalmente portato con sé un coltello, avrebbe fatto in modo di rimanere da solo con Leonardi dopo la partita a calcetto e di essersi fermato con la macchina in una zona appartata di Comignago sempre per lo stesso scopo.

 

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