Cittadini
Lapietra: la riorganizzazione del trasporto pubblico non prevede nessun taglio al servizio
“Nessun taglio al servizio, piuttosto un aumento dei chilometri percorsi, inizialmente oltre 190mila in più su un totale di 5 milioni, che consentirà anche un incremento delle frequenze e della velocità per rendere il trasporto pubblico competitivo rispetto all’auto”.
A dichiararlo è l’assessora Maria Lapietra commentando la prima fase dell’intervento di riorganizzazione della rete cittadina in partenza a settembre.
“Dal 2010 le risorse regionali assegnate al Comune di Torino sono costantemente diminuite costringendo Gtt a ridurre i kilometri offerti – sottolinea Lapietra -. Pur senza disporre di risorse aggiuntive l’attuale amministrazione e al lavoro per incrementare l’offerta del servizio ma senza produrre i disallineamenti come è avvenuto nel recente passato”.
Il piano prevede di migliorare la velocità commerciale del trasporto pubblico attraverso una serie di interventi quali il potenziamento della priorità semaforica – il sistema che garantisce il verde negli incroci al mezzo pubblico riducendo i tempi di percorrenza -, la creazione di corsie riservate e la soppressione di alcune fermate.
“La riforma – ha spiegato l’assessora – interesserà dapprima i tram consentirà un aumento delle frequenze di passaggio delle vetture lungo 7 linee individuate dal Comune e da GTT come le cosiddette linee di forza, ovvero quelle che comporranno l’ossatura della futura rete”.
A parità di risorse impiegate è stimato un aumento potenziale della produzione di km pari a 190mila l’anno e dei posti km/anno offerti nella misura di 30 milioni e 470mila equivalenti a un aumento di 4 motrici tramviarie impiegate in un’ora di punta e a 8 agenti di guida nel giorno tipo feriale scolastico.
“Circa le fermate che verranno soppresse – ha concluso l’assessora Lapietra – saranno una quarantina e per la loro eliminazione verranno tenuti in considerazione una pluralità di criteri quali lo stato della struttura e la sua accessibilità alle persone disabili, la vicinanza o meno a poli attrattori e di interscambio, il numero di validazioni giornaliere e, naturalmente, la distanza”
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