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Scuola e formazione

La Cassazione annulla la sentenza sul pasto da casa, niente più panino a scuola

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Interno di un'aula scolastica

Con la sentenza n. 20504/19 depositata in data odierna, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite Civili ha enunciato il principio secondo cui un diritto soggettivo perfetto e incondizionato all’autorefezione individuale, nell’orario della mensa e nei locali scolastici, non è configurabile e, quindi, non può costituire oggetto di accertamento da parte del giudice ordinario, in favore degli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado.

La Corte di Cassazione quindi smentisce, annullandola, la sentenza della Corte d’Appello di Torino n. 1049/2016 che aveva affermato la sussistenza, alla luce delle norme vigenti e dei principi costituzionali in tema di diritto all’istruzione, all’educazione e all’autodeterminazione in tema di scelte alimentari, di diritti soggettivi dei genitori degli alunni delle scuole dell’obbligo, sia la scelta per i propri figli tra il servizio di ristorazione scolastica ed il pasto portato da casa, sia il relativo consumo nei locali della scuola nel medesimo orario del servizio di ristorazione.

“Alla luce del nuovo pronunciamento delle Sezioni Unite” dichiara l’assessora all’istruzione Antonietta Di Martino – l’Amministrazione procederà a supportare le famiglie e le scuole nelle prossime delicate fasi organizzative che conseguono al suddetto pronunciamento”.

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