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Cultura

Torino apre il padiglione del Design al Meeting Internazionale delle Città Creative UNESCO

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Torino è Città Unesco per il Design dal 2015. I temi grazie ai quali ha ottenuto il riconoscimento UNESCO sono la valorizzazione della storia e della filiera dell’automotive, il design e l’innovazione creativa, l’innovazione tecnologica per la mobilità e l’automotive e la rigenerazione urbana sostenibile. Da allora, come Città Creativa del Design, Torino ha lavorato per costruire un sistema territoriale del design. In collaborazione con numerose realtà pubbliche e private è stato costituito il Tavolo consultivo Torino Design a cui partecipano le istituzioni pubbliche, il mondo della formazione, l’associazionismo di categoria, i professionisti, i soggetti che si occupano di produzione, il mondo della ricerca, del commercio e chi si occupa di tutela e valorizzazione del patrimonio. Un sistema di 47 realtà che operano insieme tutto l’anno, contribuendo a ideare insieme iniziative e manifestazioni, come Torino Design of the City, evento annuale sui temi del Design, luogo di scambio, di confronto e di coordinamento tra tutti i soggetti che ne fanno parte.

Il Tavolo del Design rende la nostra città in qualche modo ‘unica’ rispetto alle altre ‘creative del Design’, consentendoci di offrire una prospettiva culturale e di orizzonte progettuale – ancora prima che tecnica – per governare i cambiamenti necessari a rendere Torino e le altre città una “casa” sia per chi vi abita sia per coloro che vengono a visitarla.

Torino, unica città creativa Unesco del design italiana, ha coordinato il Padiglione del Design, stimolando le città creative del cluster a produrre contenuti per questo spazio.

La Città ha lavorato in stretta collaborazione con Detroit e Kortrijk, che coordinano il cluster, aprendo una call a tutte i centri del design perché presentassero progetti, possibilmente realizzati in partenariato tra loro, per un servizio, luogo o prodotto che abbiano migliorato uno o più aspetti della vita dei loro abitanti in termini di accessibilità economica, culturale, sociale, sensoriale, cognitiva, fisica e percettiva.

L’obiettivo è la conoscenza reciproca perché riteniamo che la condivisione di saperi e esperienze possa essere di aiuto per avere città più belle e aperte a tutte e tutti. Il risultato di questo lavoro è visibile nel salone al piano inferiore: 10 progetti che spaziano dall’ambito educativo a quello della rigenerazione urbana, dagli esempi di politiche sviluppate a livello cittadino alle opportunità di crescita economica che hanno come tratto distintivo il design come metodologia progettuale e di sviluppo e la collaborazione tra città.

Indubbiamente il risultato più importante è stato sperimentare il valore della collaborazione con le altre città, un esito che per noi è solo il primo passo di un processo che ci impegniamo a portare avanti, offrendo il nostro contributo e la nostra convinta partecipazione al lavoro e all’impegno portato avanti dal cluster del Design e dalle città che ne fanno parte.

Torino ha scelto di affrontare il tema dell’accessibilità nella sua dimensione più ampia che si può riassumere in 3 concetti principali.

Il concetto di accessibilità “for all”che va oltre l’accessibilità fisica, storicamente il primo impegno su cui ci si è focalizzati per permettere l’esperienza culturale a persone con disabilità, l’accessibilità “for all” permette di ragionare su un livello diverso, più generale e sulla consapevolezza da parte degli operatori culturali della necessità di superare le barriere di ordine sociale, economico e culturale.

Il secondo concetto importante è sintetizzato dalla parola “verso” (verso una cultura e una città accessibile). Indica tendenza, movimento e anche consapevolezza che si tratta di un traguardo ben difficile da raggiungere, che tuttavia deve, e per fortuna sta, cominciando a orientare e prima ancora sottendere la produzione di contenuti culturali. Che è un processo più complesso: non significa mai banalizzazione o impoverimento al contrario prevede un grande lavoro di analisi, conoscenza e riflessione per poterli rendere disponibili a persone con provenienza culturale diversa, o di condizioni economiche e sociali che non hanno consentito loro di avere un solido background culturale. L’obiettivo è abbattere le barriere che ostacolano l’accesso alla conoscenza per costruire una società più equa, più uguale in cui la cultura sia accessibile per tutti.

Il terzo concetto è il design. L’alleanza con il Design – inteso come metodologia di lavoro capace di dar forma anche alle esigenze inespresse e latenti – è fondamentale. Ugualmente importante è l’apporto dei tecnici, che sappiano disegnare processi e modalità di monitoraggio soprattutto nella fase della concezione e della progettazione.

Ci sono risposte da cercare non sul singolo prodotto ma sul design dell’intero processo, partendo dalle prassi dell’amministrazione per allargarsi all’analisi della domanda, alle sperimentazioni, alla progettualità dei servizi.

Sono in sintesi le basi che hanno permesso il processo intrapreso da Torino, che avremo l’onore e il piacere di raccontarvi domani nella sessione tematica trasversale dedicata a come “Rafforzare il potere della cultura dell’Inclusività”

Torino ogni anno riflette su cosa significhi essere città per il design e lo fa grazie al coinvolgimento e il supporto del Tavolo consultivo del Design insieme e con il sostegno delle Fondazioni Bancarie, della Camera di Commercio di Torino, dell’Università degli Studi di Torino e del Politecnico di Torino.

A Ottobre 2019 ci sarà la quarta edizione di Torino Design of the City. La prima ha avuto luogo a dicembre del 2015: il mondo del design si ritrovò per un momento di confronto incentrato sulle tematiche che avevano caratterizzato la candidatura di Torino Città Creativa del Design UNESCO, con workshop, incontri pubblici, mostre, eventi e tour sul territorio.

L’edizione del 2017 è stata l’occasione per mettere a sistema il mondo del design e dare vita ad un evento internazionale – la trentesima General Assembly della World Design Organization con la nomina a Presidente dell’architetto e designer piemontese Luisa Bocchietto – che ha stimolato l’interesse dei creativi sui temi pubblici legati all’amministrazione e al bene comune e ha messo a disposizione strumenti di dialogo e di crescita professionale.

Per continuare il percorso cominciato, nel 2018, in occasione dell’anno Europeo del Patrimonio Culturale, ci si è concentrati sul tema dell’accessibilità culturale e del contributo che il design poteva portare sia come progettazione propria sia come metodologia che altre discipline potevano autonomamente declinare per arrivare a rendere la cultura più accessibile ai cittadini.

Momento centrale è stato il Forum Internazionale sull’Accessibilità culturale dove esperti, stake-holder, amministratori e cittadini hanno discusso su cosa significhi per una città pensare e produrre cultura in modo accessibile, mettendo in campo azioni per favorire la partecipazione, l’inclusione e l’accoglienza del pubblico e tracciando un percorso da attuare per rendere la cultura un bene comune fruibile da tutti.

Il tema scelto per l’edizione 2019, la Città del Futuro, è naturalmente in stretta correlazione con il tema di questa Conference ed è proprio dai risultati che ci attendiamo dal meeting di Fabriano che vogliamo partire, da un lato per dare una visione e una proiezione temporale alla Città Ideale, dall’altro per riportare a una dimensione geografica e territoriale più definita il bagaglio di suggestioni, riflessioni che da qui partiranno.

Al di là dell’ atmosfera evocativa che il termine Futuro suscita, abbiamo la consapevolezza che il futuro comincia oggi, e vogliamo fare conoscere le molte realtà del nostro sistema del design che già si muovono per incrementare idee, progetti e realizzazioni.

Continueremo il confronto internazionale, portando a Torino quei progetti ricevuti dalle città creative di tutto il mondo, che maggiormente possono essere di interesse e di ispirazione per la nostra, di città, e con loro discuteremo delle modalità messe in campo e dei risultati ottenuti, avviando ulteriori collaborazioni e partenariati .

Anche quest’anno, quindi in tutto il mese di ottobre si susseguiranno incontri, workshop, mostre, tour, eventi che delineeranno l’apporto, necessario e fondamentale che il design dà quotidianamente, oggi, nella costruzione della Torino di domani.

Insieme all’assessora Leon sono intervenuti i rappresentanti di Compagnia di San Paolo, Camera di commercio di Torino, Circolo del Design e Politecnico che hanno raccontato come contribuiscono ad alimentare, sostenere e mettere in rete il sistema del Design della nostra Città.

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