Cittadini
Elezioni 2019, la lettera di un autista Gtt: “Situazione di disagio e stress… non ho il conto di quanti insulti ho ricevuto in 6 ore senza averne nessuna colpa”
Pubblichiamo il messaggio di un autista che oggi, lunedì 27 maggio, ha lavorato durante una giornata con la riduzione del servizio. “Buonasera, vorrei condividere con tutti gli utenti ciò che noi conducenti viviamo ogni elezione o giornata di sciopero”, scrive l’autista.
Che continua:
Quando la maggior parte dei colleghi è impegnato nei seggi come rappresentante di lista, diritto garantito dalla legge, noi colleghi ci troviamo in una situazione di puro disagio e stress.
Tutti coloro che insultano il personale dovrebbero capire che per chi come me, oggi ha lavorato, non è stata una giornata facile.
Guidare per 6 ore un mezzo pubblico dove ad ogni fermata hai l’ utenza che alle 8 del mattino deve recarsi a lavoro, gli studenti a scuola e il bus /tram prima di te è passato 45 minuti fa e tutti stanno aspettando te, con il tuo mezzo sovraffollato significa, ad ogni fermata, ogni 5 minuti in pratica, subirsi tutti gli insulti, le offese, le discussioni, le attese prolungate pler fare una sola fermata e aspettare la salita e discesa di tutti.
In più arrivi al capolinea in ritardo, sapendo che dovrai ripartire subito con la pressione di chi al capolinea stava aspettando da 40 minuti quindi talvolta non riesci neanche a farti i 5 minuti in santa pace che ti spettano per il recupero psico-fisico.
Infine, ti tocca ripartire sapendo di riaffrontare l’ ennesima corsa sotto stress fino alla fine del turno.
E quella fine…non vedi l’ ora che arrivi e che la tua giornata finisca.
Non ho il conto di quanti insulti ho ricevuto in 6 ore senza averne nessuna colpa, se non quella di svolgere il mio lavoro regolarmente come ogni giorno.
Capisco la frustrazione degli utenti, capisco che la prima figura con cui scaricare tutto siamo noi conducenti quando arriva il mezzo ma sarebbe opportuno non prendersela con chi lavora perché per quanto tutti siano nervosi per la situazione, lo siamo altrettanto noi conducenti, con la differenza che guidiamo un mezzo con 100 persone a bordo e il rischio incidenti è sempre dietro l’ angolo.
Tutto ciò, sperando che durante il turno non trovi il soggetto fuori controllo che dalla rabbia non ti aggredisca e che il tuo turno, già abbastanza in serie difficoltà, finisca in sala del pronto soccorso.
Chiederei a tutti di avere comprensione, educazione e rispetto per chi in giornate come queste, ha svolto semplicemente il suo lavoro quotidiano con passione e professionalità.
Saluti”
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