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Cultura

Occhi lucidi, intervista con Claudio Secci

Gabriele Farina

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Avevamo conosciuto Gisèle con A Piedi nudi, ora la ritroviamo, diciassettenne e sempre (o quasi) scalza, in Occhi Lucidi, Edizioni Leucotea, naturalmente sempre a firma del torinese Claudio Secci.

La giovane protagonista è scampata ai fatti del primo libro e sembra aver indirizzato la sua non facile vita su binari più sereni. Eppure la sorte le ha riservato un destino tragico e quella storia che la perseguita da anni sembra non avere fine. Gisèle rischierà di nuovo seriamente la vita e dovrà mettersi in gioco con tutte le sue paure e la difficoltà di affrontare il mondo. Trovate qui la recensione completa del libro.

Claudio Secci ha risposto alle nostre domande.

Gisèle è cresciuta, ha imparato tanto dalla sua breve vita ma ha ancora tanto da imparare. Per esempio ad amare. Come è cambiato il personaggio dal primo al secondo libro?

Gisele è cambiata non solo anagraficamente perché ora diciottenne, ma soprattutto nell’animo. La pubertà l’ha portata ad affrontare le situazioni con maggiore razionalità e metodo. Nonostante alcune reazioni a situazioni difficili siano ancora dettate da uno spiccato impulso istintivo, col passare dei mesi e l’aiuto dei consigli di Josephine dimostra di saper aprire le porte ai sentimenti. In questo episodio Gisele stupirà pagina dopo pagina, ci donerà risvolti della sua personalità che non avremmo mai immaginato. Il tempo aiuterà molto a lasciare da parte i traumi vividi e prossimi che nel primo episodio caratterizzavano la scontrosità e il mutismo di Gisele, e progressivamente l’avvicina agli altri con un approccio più socievole e ragionato.

Quando hai deciso che A piedi nudi avrebbe avuto un seguito?

A piedi nudi come ho detto in piu occasioni è nato per caso, non mi sarei mai aspettato sette ristampe da questo libro. Il seguito me l’ha chiesto il pubblico dei lettori, con grande insistenza, e fino a quando le reazioni e i modi di fare di Gisele avrebbero tenuto il lettore incollato alle pagine, ho ritenuto fosse necessario provare a immaginare come si sarebbe evoluta la personalità della Gisele diciottenne.

Sei un autore molto prolifico. A quale nuovo progetto stai lavorando?

Sto lavorando a un libro nato per caso: concepito con una trasferta di lavoro. E’ un progetto al quale tengo molto e attualmente c’è un laboratorio di beta readers che stanno seguendo il lavoro man mano che arriva a compimento. Per la prima volta parlo di un personaggio molto povero e da una prospettiva inedita: quella di un lavacessi. Per questo lavoro mi prenderò tutto il tempo che serve affinché arrivi in libreria nella migliore veste possibile.

Ci sarà un terzo episodio di quella che ormai è diventata la saga di Gisèle?

Ho in parte risposto: non so se sarebbe ancora stimolante e interessante parlare di Gisèle ora che è maturata e non ha più le reazioni che la caratterizzavano tanto e che la rendevano un soggetto atipico. Comunque mai dire mai, vediamo cosa ci dirà il pubblico di Occhi Lucidi e poi deciderò.

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