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Cronaca

Torino: due agenti di Polizia colpiti da un uomo con una sbarra di ferro mentre urlava Allah Akbar

Redazione Quotidiano Piemontese

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Due agenti di Polizia sono stati aggrediti da un uomo e colpiti con una sbarra di ferro mentre urlava Allah Akbar.

L’uomo è stato disarmato, fermato e portato in questura dove ha continuato a insultare il presidente Mattarella e il ministro degli interni Salvini.

La notizia è stata diffusa dallo stesso Salvini: ” L’uomo di origine senegalese di 26 anni ha aggredito i due poliziotti e una guardia giurata con una sbarra di ferro in via Cuneo. Agenti e guardia giurata sono rimasti feriti. Uno dei poliziotti è stato ferito alla testa, l’altro alla mano e sono stati medicati all’ospedale San Giovanni Bosco

A quanto si apprende da fonti del Viminale l’uomo aveva a suo carico due provvedimenti di espulsione, uno del questore di Cuneo e l’altro del questore di Torino: era stato arrestato da una volante per resistenza, ma all’udienza per la convalida era stato scarcerato
Il 26enne è stato arrestato per tentato omicidio. Da qualche giorno l’uomo dormiva in un giaciglio di fortuna in capannoni in disuso.
Ora è accusato di tentato omicidio. Nonostante lo straniero abbia fatto riferimento ad Allah è improbabile che l’aggressione avesse un movente terroristico.
La sindaca di Torino Chiara Appendino, esprime “la vicinanza della Città ai due agenti di polizia aggrediti e feriti questo pomeriggio. A loro insieme agli auguri di pronta guarigione, va il ringraziamento per l’importante e difficile lavoro di presidio del territorio svolto quotidianamente al servizio della comunità cittadina, anche nelle giornate di festa come quest’oggi”.

“Quanto accaduto oggi a Barriera di Milano è l’ennesimo grave episodio che vede al centro soggetti stranieri disadattati” – dichiara Pietro Di Lorenzo, segretario nazionale del Siap, sindacato di polizia – Qui, come è evidente, non è un problema di terrorismo ma c’è molto da rivedere in tema di immigrazione. Non è accettabile che si conceda accoglienza e tutele a chi potrebbe uccidere un comune cittadino o un poliziotto”.

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