Ambiente
In quattro ore due ragazzi hanno ripulito e differenziato un tratto di viale Europa a Moncalieri
Si sono messi in due, con guanti e sacchi neri ed hanno deciso di ripulire e differenziare un tratto di viale Europa a Moncalieri. Matteo Pignata e Elisabetta Reyneri si sono impegnati in proprio, passando un sabato decisamente diverso e raccontando poi la loro esperienza in un post su Facebook. La speranza è che altri giovani prendano spunto dal loro esempio.
“Io e Elisabetta abbiamo una passione in comune: la salvaguardia dell’ambiente e tutto ciò che la riguarda. Abbiamo parlato spesso di dare un contributo concreto e sensibilizzare chi ci sta intorno, con la speranza che molti altri si possano unire a noi in futuro.
Passando parecchio tempo in macchina, le ho raccontato dello stato di degrado in cui versano i margini stradali, soprattutto fuori città. Da questa considerazione nasce la nostra iniziativa, che si è concretizzata ieri. Ci siamo trovati a Moncalieri, lungo viale Europa, zona industriale, armati di guanti e sacchi neri. La raccolta è durata poco più di due ore, il tempo necessario per battere circa 400 metri di strada. La situazione è decisamente peggiore di quanto potessimo aspettarci. Alla fine del nostro breve percorso abbiamo riempito 4 sacchi neri, da almeno 10 kg l’uno, di rifiuti ogni tipo che, stesi per terra in un parcheggio, coprono un’area corrispondente a due posteggi auto: sono per la maggior parte rifiuti plastici (bottigliette, sacchetti, imballaggi, involucri di alimenti), vetro (in particolare bottiglie), allumino, carta (soprattutto pacchetti di sigarette, ma si sa, la carta si decompone in poco tempo), parti di automobili (pneumatici, paraurti, cerchioni) e qualche rifiuto eccezionale (tubi e un pezzo di un tetto con tegole e tutto il resto – sì non è una barzelletta!). Alla fine abbiamo poi diviso il tutto per categorie omogenee e smaltito i sacchi negli appositi bidoni per la differenziata.
Ora queste sono le nostre riflessioni:
1. purtroppo, la verità è che tutto quel materiale finisce lungo la strada per via dell’inciviltà della gente. Non riusciamo a darci una risposta sensata al riguardo (non ci sarà mai una logica nel lanciare fuori dal finestrino una bottiglietta d’acqua o nel depositare lungo la strada un pezzo di una tettoia!) ma probabilmente è soltanto questione di comodità e di ignoranza delle conseguenze del gesto (“Ho finito la bottiglietta, ma sì dai, la butto fuori dal finestrino, tanto è una sola” – sí, per mille persone, per mille volte);
2. se 4 sacchi pieni di spazzatura sono il risultato del lavoro di due sole persone in due ore per 400 metri di strada, facendo due calcoli, la quantità di rifiuti sparsi sul nostro territorio risulta, purtroppo, terrificante;
3. si può fare qualcosa? Certamente sì! L’obiettivo di questa nostra prima iniziativa era quello di verificare la situazione di persona e di sensibilizzare un po’ i nostri amici e conoscenti sul problema, per poi arrivare ad organizzare altre giornate come quelle di ieri, coinvolgendo il maggior numero di persone possibile. Chiaramente il sabato pomeriggio di divertimento è altra cosa, ci sono un sacco di attività più belle, meno faticose, in cui ci si sporca meno le mani. Ma dedicare tre ore a questa attività ha ricadute positive per tutti.
La differenza la si può fare con poco e in poco tempo, senza troppo clamore, non abbandonando rifiuti in giro e, ogni tanto, rimboccandosi le maniche raccogliendo, ad esempio, una bottiglietta da terra mentre si passeggia o si va al lavoro. Purtroppo, la strada da fare è ancora lunga (più dei soli 400 metri che abbiamo percorso che ci sono sembrati niente), ma se ognuno di noi si impegnasse anche solo nel proprio piccolo, i passi in avanti che si potrebbero fare sarebbero immensi!
Se avete piacere, condividete. Grazie!”
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