Seguici su

Cronaca

Incendio alle pendici del Monte San Giorgio

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

Il rogo è divampato alle pendici del Monte San Giorgio, in zona Gai a Piossasco. Fortunatamente alcuni passanti hanno visto le fiamme svilupparsi e Vigili del fuoco e Aib sono intervenuti subito, spegnendo l’incendio ed evitando il disastro che avrebbe potuto creare ben più gravi danni a uno dei Parchi naturali della Città metropolitana. Anche nella giornata di oggi prosegue il monitoraggio con la collaborazione del servizio di Vigilanza ambientale della Città metropolitana. L’ipotesi più accreditata è quella dolosa.

Sono passati solo pochi giorni da quando sono stati spenti gli incendi al Santuario di Belmonte, patrimonio Unesco, e il vicesindaco della Città metropolitana Marco Marocco, che ha le deleghe alla protezione civile, commenta: “Questa volta è andata bene, perché il parco naturale, con i suoi preziosi endemismi, è salvo. Ma occorre uno sforzo di tutti per tutelarci dagli incendi. Certo, i roghi dolosi esistevano anche prima, ma il cambiamento climatico crea una situazione nuova per il territorio, perché la siccità estrema aumenta la capacità di diffondersi degli incendi. E poi sono molto più frequenti quelli di limite con gli abitati, che comportano problemi anche sulla viabilità e sulla sicurezza delle case”.

“Il primo passo è insistere su una cultura della prevenzione che aiuti ad evitare gli incendi causati da comportamenti sbagliati, intensificare il presidio del territorio. I Comuni sono attenti su questo aspetto, durante i sopralluoghi effettuati con la protezione civile metropolitana nel corso dell’inverno ho visto Coc (Centri operativi comunali) aperti tempestivamente e sforzo organizzativo di tutti per coordinare i soccorsi. Ma anche la collaborazione dei cittadini è importante, bisogna avere la consapevolezza che appiccare il fuoco, anche involontariamente, è un gesto criminale che danneggia tutta la comunità”.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *