Quotidiano Piemontese
Vodafone annuncia un taglio di 1130 lavoratori: si punta per ora sui contratti di solidarietà
Vodafone presentando il nuovo piano industriale, ha annunciato ai sindacati 1.130 esuberi su circa 7 mila dipendenti in Italia pari al pari al 15% della forza lavoro.
I tagli preventivati sono un centinaio nello staff , 850 nei call center e circa 150 nelle funzioni commerciali. In Piemonte ci sono una buona parte dei lavoratori di Vodafone che è nata a Ivrea nel 1994 come Omnitel Pronto Italia, successivamente è diventata nel 2002 parte del gruppo britannico Vodafone. La sede legale, amministrativa e gestionale di Vodafone si trova a Ivrea, mentre la sede direzionale, il cosiddetto Vodafone Village, è a Milano.
L’azienda si è detta favorevole ad avviare un confronto con le parti sociali che si terrà i prossimi 20 e 21 Marzo con l’obiettivo di individuare quanto prima soluzioni sostenibili per le persone e per l’impresa. Per ora prima di arrivare ai licenziamenti per i lavoratori Vodafone si valuta l’ipotesi di contratti di solidarietà con riduzione dell’orario di lavoro e dello stipendio.
Si tratta dell’effetto dell’entrata nel mercato di operatori low cost come Iliad che hanno cambiato il mercato e della mancata remunerazioni degli investimenti del 5G che hanno portato alla riduzione dei ricavi dovuti alla concorrenza fortissima di nuove aziende di telefonia mobile.
Ci troviamo di fronte a una fase di cambiamento del mercato che ha investito anche TIM che ha annunciato un accordo per l’uscita anticipata e volontaria di 4.300 lavoratori nel biennio 2019-2020. A differenza di TIM buona parte del personale Vodafone non ha anzianità da potere accedere ai prepensionamenti.
Dal piano emerge che la strutturale trasformazione del mercato e il drastico calo dei prezzi per la straordinaria pressione competitiva, in particolare nel segmento mobile, hanno portato ad una forte contrazione di tutto il settore delle telecomunicazioni.
Anche per Vodafone l’effetto combinato di questi fattori ha comportato nell’ultimo anno una sensibile riduzione di fatturato e margini. Anche in questo scenario Vodafone ha mantenuto costante la propria strategia di investimenti in Italia e di differenziazione basati sulla superiorità di rete, la qualità del servizio e l’accelerazione sul digitale: dallo sviluppo delle reti di nuova generazione alla convergenza, dai nuovi servizi per le imprese all’innovazione del servizio.
La spinta verso modelli di business più agili e digitali rende necessaria una revisione dell’organizzazione e una radicale semplificazione del modello operativo per continuare ad investire, garantire la sostenibilità futura e tornare a crescere.
L’azienda ha pertanto deciso di avviare un confronto con il Sindacato per condividere una ridefinizione complessiva del modello operativo e della conseguente riduzione del perimetro organizzativo pari 1130 efficienze appartenenti a tutte le funzioni aziendali.
E’ stato avviato un dialogo con il Sindacato che si auspica, come accaduto in passato, possa proseguire in modo costruttivo con l’obiettivo e l’impegno reciproco di individuare quanto prima soluzioni sostenibili per le persone e per l’impresa.
Nell’illustrazione l’azienda ha parlato di una contrazione del settore del mobile del valore di circa 1 miliardo anche a causa della forte portabilità che ha interessato 17 milioni di clienti nel mondo delle Telco, con una perdita di circa 300 milioni per Vodafone. Il calo è dovuto anche all’ingresso del quarto operatore e al conseguente dimezzamento del valore Euro/Giga che ha causato una riduzione dei prezzi del 22% a fronte di un aumento dell’80% di consumo dati.
L’azienda ha lamentato inoltre una riduzione di circa 5 milioni di chiamate in un anno, che ha comportato la necessità di internalizzare nuove attività e con il conseguente costo di gestione chiamate incrementato del 6%. L’acquisto delle frequenze della rete 5G, asset strategico per Vodafone, comporta la necessità di un investimento importante per lo sviluppo dell’azienda per avere una rete superiore agli altri competitors ed offrire una qualità migliore. Questo, insieme alla convergenza mobilefisso, rappresenterà i tre punti cardine per il futuro, con l’obiettivo di tornare a crescere.
L’azienda infatti ha intenzione di puntare sullo sviluppo del 5G realizzando una discontinuità tecnologica e acquisendo nuovi servizi per l’impresa e innovazione sul servizio. L’azienda inoltre ha affermato la volontà di procedere con una radicale semplificazione nel modello organizzativo e con una razionalizzazione di costi e tempi.
L’azienda ne fa derivare una necessità di “efficientamento” e di sostenibilità dell’occupazione, di conseguenza l’azienda ci ha comunicato un impatto su circa 1130 unità rispetto agli attuali 5900 FTE impiegati, che equivalgono a 6500 lavoratrici e lavoratori. Delle 1130 persone circa 800 ricadono nel CC, 100 nella rete, 100 nello staff, 150 tra negozi e direzione commerciale.
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