Cronaca
Tra gennaio e febbraio 5 controllori aggrediti sui treni in Piemonte
Si è svolto un incontro convocato dal Prefetto di Torino sul tema della sicurezza sui treni e nelle stazioni dopo i recenti fatti che hanno visto personale di Trenitalia oggetto di aggressioni, preparatorio di quello richiesto dalle organizzazioni sindacali.
Cinque sono stati i casi segnalati in Piemonte nel periodo gennaio-febbraio (tutti i responsabili sono stati identificati), anche se il dato complessivo nel 2018 ha fatto registrare un sensibile calo di aggressioni fisiche o verbali a danno del personale viaggiante, e degli atti vandalici sui treni e le infrastutture, frutto delle attività di prevenzione e repressione che hanno prodotto significativi risultati.
Polfer e Carabinieri hanno presentato le statistiche ed illustrato, insieme a Trenitalia e a Protezione Aziendale (l’organizzazione del gruppo FS che si occupa di sicurezza nelle stazioni e a bordo treno) le iniziative svolte e programmate.
Intensificati i controlli sia a terra, sia a bordo treno da parte degli agenti della Polfer e dalle squadre di Assistenza e di Protezione aziendale che tuttavia, come ricordato, visto l’altissimo numero di stazioni e di treni non possono essere svolti contemporaneamente su tutte le linee.
E’ stato sottolineato come gli episodi siano difficilmente prevedibili e, sia pure esistendo delle linee e delle stazioni ritenute critiche (e come tali maggiormente attenzionate e presidiate), gli episodi più gravi siano avvenuti in luoghi, orari e modalità del tutto imprevedibili.
Nel suo intervento l’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco ha ringraziato le forze dell’ordine per il grande lavoro fatto, invitando a non abbassare la guardia, a potenziare le attività di controlleria (essendo il fenomeno delle aggressioni strettamente collegato a quello dell’evasione), nonchè ad attivare le misure già previste come l’introduzione dei tornelli, il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza (i nuovi treni commissionati dalla Regione Piemonte saranno muniti di sofisticati circuiti di videosorveglianza), o in fase di sperimentazione come le body-cam in dotazione ai capitreno.
Il Prefetto convocherà al più presto le organizzazioni sindacali.
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