Cittadini
Termovalorizzatore del Gerbido, rassicuranti i dati su accumulo di sostanze tossiche negli organismi dei residenti intorno all’impianto
Nella seduta odierna del Comitato Locale di Controllo sul Termovalorizzatore del Gerbido è stato confermato che i dati del monitoraggio biologico dell’impatto dell’impianto sulla popolazione residente nell’area limitrofa sono rassicuranti. A tre anni dall’avvio dell’impianto non destano preoccupazioni i livelli di bioaccumulo di PCDD (policloro-dibenzo-p-diossine), PCDF (dibenzofurano policlorurato) e PCB (policlorobifenili) negli organismi delle persone residenti nella zona presa in considerazione da ARPA Piemonte nell’ambito del progetto SpoTT.
La riunione del Comitato di Controllo si è tenuta nella sede di corso Inghilterra 7 della Città Metropolitana di Torino. Al termine dell’incontro la Consigliera metropolitana delegata all’ambiente, Barbara Azzarà, ha annunciato che i dati saranno illustrati alla popolazione nel corso di un incontro pubblico programmato per mercoledì 20 marzo alle 20,30 alla Cascina Roccafranca di via Edoardo Rubino 45 a Torino.
“Nella riunione odierna il Comitato di Controllo ha definito le modalità con cui il monitoraggio proseguirà nel prossimi anni. – spiega la Consigliera Azzarà – Il progetto SpoTT ha potuto contare su risorse stanziate dalla società TRM che ammontano a 2.600.000 Euro. Il nuovo progetto dovrà essere finanziato con nuove risorse. In prospettiva occorre prevedere un monitoraggio che copra l’intera vita tecnica del termovalorizzatore, per verificare eventuali effetti a lunga scadenza sulla salute della popolazione residente nell’area circostante l’impianto del Gerbibo”.
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