Cittadini
Mettiamoci le tette per Just the woman I am
Grande appuntamento in arrivo per Mettiamoci le Tette, la onlus torinese nata l’anno scorso per sostenere le donne malate di tumore e le loro famiglie. Sabato 2 e domenica 3 marzo, soci e simpatizzanti scenderanno in strada per partecipare a “Just The Woman I Am”, l’evento di sport, cultura, benessere e socialità a sostegno della ricerca universitaria organizzato in occasione dell’8 marzo da Torino Donna, dal Cus Torino ed in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e del Politecnico. In piazza sono attese più di ventimila persone provenienti da tutta Italia.
La giornata del 2 marzo sarà dedicata alla prevenzione grazie alla presenza di un vero e proprio Villaggio della Prevenzione allestito in piazza San Carlo. Dalle 10 alle 18, Mettiamoci le Tette allestirà un gazebo in cui si parlerà delle attività organizzate dalla onlus, come corsi di yoga della risata, di shiatsu e di lingue per le malate di tumore e non solo, conferenze con esperti e medici per promuovere la prevenzione, sostegni psicologici alle donne ed alle loro famiglie. Ma soprattutto sarà l’occasione per presentare il progetto l’apertura dello sportello informativo Brca. I Brca sono geni che si occupano della produzione di proteine che concorrono a riparare i difetti cellulari che sono alla base della formazione di tumori. Ricerche dimostrano che alcune donne sono predisposte ad una mutazione ereditaria dei geni BRCA, causando un rischio elevatissimo di sviluppare un cancro ovarico o della mammella. Per intenderci, si tratta della stessa che ha indotto Angelina Jolie, per intenderci, a farsi asportare prima il seno e poi le ovaie. Ad occuparsene sarà la dottoressa Elisa Artusio, medico oncologo del San Luigi Gonzaga, che ha anche promosso un’esenzione del ticket per tutte le donne portatrici della mutazione. Grazie al suo interessamento, il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato, all’unanimità, l’Ordine del Giorno presentato e firmato dal Consigliere Regionale Alfredo Monaco che prevede l’esenzione totale per tutti gli esami del percorso di prevenzione. Non solo, anche il test genetico proposto alle famiglie a rischio è esente. Prima di allora, il protocollo di controllo prevedeva annualmente visita ginecologica, risonanza magnetica, ecografia transvaginale e dosaggio del marcatore CA 125 mentre la mammografia si alternava con l’ecografia mammaria a seconda dell’età, e non era prevista alcuna esenzione di compartecipazione alla spesa.
“Circa il 5-10 % dei tumori mammari e il 10-20% dei tumori ovarici hanno una predisposizione ereditaria e di questi oltre il 50% sono dovuti alle mutazioni dei geni BRCA1 e 2 – commenta Elisa Artusio -. Sebbene i tumori ereditari della mammella e dell’ovaio rappresentino solo una piccola percentuale di queste patologie, la loro precoce identificazione e una corretta gestione sono fondamentali. Infatti, se nella popolazione generale il rischio cumulativo di ammalarsi di tumore mammario o di tumore ovarico entro i 70 anni è rispettivamente del 13% e dell’1,5% , nelle portatrici di mutazione BRCA il rischio è molto più alto ed è stimato del 60% e 40% per il BRCA1 e del 45% e 20% per il BRCA2”. E continua: “I programmi di prevenzione e sorveglianza in queste pazienti possono permettere una speranza di vita simile alla popolazione generale, pertanto è necessario sensibilizzare gli oncologi e ginecologi a riconoscere precocemente gli individui ad altro rischio per tumore ereditario della mammella e ovaio e indirizzarli al counselling genetico. E’ altrettanto fondamentale l’adesione delle pazienti sane o già ammalate ai programmi di sorveglianza attiva, riduzione del rischio di tumore e programmi terapeutici mirati promossi da personale medico dedicato”. Presenti allo stand di Mettiamoci le Tette, anche altri esperti, come Mauro Drogo, medico chirurgo specializzato in Radiodiagnostica, la dottoressa Carla Gilardi, esperta nella diagnostica, Giorgia Bartolini, psicoterapeuta da sempre impegnata nella onlus nell’offrire il suo appoggio ai parenti delle persone malate attraverso incontri di gruppo, e Chiara Perono, ginecologa specializzata in ginecologia.
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