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Non sarà impugnata la legge regionale su riuso e riqualificazione dell’edificato

Redazione Quotidiano Piemontese

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La legge regionale 16/2018 in materia di riuso e riqualificazione dell’edificato, approvata dal Consiglio regionale lo scorso 25 settembre, che va a disciplinare procedure edilizie innovative e semplificate che promuovono il recupero dell’edificato quale scelta prioritaria e alternativa all’occupazione di suolo libero, non sarà impugnata dallo Stato per vizi di costituzionalità.

Nelle scorse settimane, la direzione Affari istituzionali e avvocatura della Regione aveva ricevuto alcuni rilievi tecnici da parte del Ministero della Giustizia, del Ministero dei Beni e delle attività culturali e, in ultimo, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai quali gli uffici regionali hanno prontamente controdedotto. Nulla di nuovo, se si pensa che da sempre, qualsiasi legge regionale in materia urbanistica, anche la recente l.r. n. 3 del 2013, proprio perché a cavallo tra competenze esclusive dello Stato e concorrenti tra Stato e Regione, ha originato osservazioni poi rientrate.

Al termine delle riunione di ieri del Consiglio dei Ministri, si è appresa la notizia della non volontà da parte del Governo di impugnare la legge regionale per incostituzionalità, a fronte dell’impegno della Regione a operare precisazioni non sostanziali all’interno del testo normativo, in particolare rispetto ai temi delle distanze tra edifici e sull’affermazione della preminenza del Piano paesaggistico nell’ambito delle modalità attuative della legge.

“Il Piemonte ha da poco una legge sul riuso fortemente condivisa dai portatori di interesse e dalle organizzazioni di categoria che rappresentano il territorio, ricca di elementi innovativi per una ripresa del settore edilizio in chiave di sostenibilità – afferma l’Assessore regionale all’Urbanistica, Alberto Valmaggia –. Forse è proprio questa positività di fondo che ha fatto scattare la smania mediatica del Gruppo consiliare di Forza Italia, e in particolare del Consigliere Graglia, che solo qualche giorno fa, su alcune testate giornalistiche, dava per impugnata la norma. La non impugnativa dà atto della bontà del provvedimento, nonché della competenza dei tecnici regionali che hanno contribuito alla costruzione della legge”.

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