Piemonte
10 settembre, riparte la scuola in Piemonte. Appendino agli alunni della Peyron: “Alla vostra età avevo l’ansia. Le paure si possono superare”
Lunedì 10 settembre gli oltre 530mila bambini e ragazzi piemontesi tornano a scuola nelle 552 istituzioni scolastiche statali insieme ai circa 14mila giovani iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale nelle 27 agenzie formative della Regione. Diminuiscono gli allievi, circa 6 mila in meno dello scorso anno, soprattutto in scuole dell’infanzia e primarie, ma aumentano gli alunni con disabilità certificata, 14.631, il 2,8% del totale, 206 in più dell’anno passato.
A illustrare i dati l’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, e il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Fabrizio Manca, che parla di “una situazione molto preoccupante dei dirigenti di ruolo, 341 contro 208 reggenti, dato in aumento”. In crescita rispetto all’anno scorso i docenti, 59.482 di cui 11.637 di sostegno. “Siamo una delle regioni che ha fatto più immissioni in ruolo – conclude Manca – il che consente di iniziare l’anno con più insegnanti in classe dal primo giorno”.
Per domani, martedì 11 settembre, è stato indetto uno sciopero da diverse sigle sindacali autonome (tra cui Cub, Cobas e Anief): tra i motivi dello sciopero la difficile situazione delle maestre con diploma magistrale, il cui futuro è appeso a un ricorso al Tar.
Appendino alla Peyron
“Vi racconto un aneddoto, io alla vostra età e anche dopo, fino a quando sono stata eletta, non riuscivo a parlare in pubblico, avevo l’ansia e mi bloccavo. Oggi sembra impossibile, ma è la dimostrazione che se affrontate le vostre paure le potete superare”.
Lo ha detto la sindaca di Torino Chiara Appendinoin visita agli alunni dell’Istituto comprensivo Peyron, in occasione del primo giorno di scuola.
“La scuola – ha continuato – è un bellissimo luogo di comunità, perché è fatta di persone. Un posto in cui si cresce. Le istituzioni – ha aggiunto – cercano di fare il massimo per rendere il servizio migliore possibile. Oggi essere comunità è la dote più importante, vuol dire essere vicino a chi ha bisogno, fare attenzione ai propri compagni”.
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