Cronaca
“Nightmare”, l’operazione che ha permesso di sgominare lo spaccio di cocaina nella Vercelli “bene”
Tutto nasce da una segnalazione confidenziale arrivata alla Squadra Mobile di Vercelli, che indicava un uomo, residente in città, quale spacciatore di cocaina. Si chiama “Nightmare” l’operazione della polizia che ha permesso di sgominare lo spaccio di droga nella Vercelli “bene”.
La segnalazione
I servizi di appostamento e pedinamento hanno fatto sì che nei primi giorni di giugno lo spacciatore segnalato venisse fermato e trovato in possesso di circa 12 grammi di cocaina e di 10 grammi di
hashish. Dalle indagini è emersa una vera e propria rete di traffico di stupefacenti destinata finanche ad insospettabili professionisti del capoluogo e della città di Novara.
Il primo arresto
In prima battuta è stato arrestato in flagranza uno dei fornitori dell’uomo, residente nell’hinterland tra Novara e Vercelli: all’interno del proprio appartamento custodiva oltre mezzo chilo di cocaina e mille euro in contanti. In più aveva una macchina per confezionare in sottovuoto utilizzata per preparare le dosi da cedere al dettaglio.
Lo spaccio con il “nipote”
L’uomo, residente a Vercelli, si avvaleva della complicità di un ragazzo più giovane, suo coinquilino e presentato a tutti quale suo “nipote”.
Nelle ore serali e notturne, i due effettuavano molti viaggi alternandosi fra di loro: mentre uno viaggiava l’altro prendeva le “ordinazioni” via telefono. I due si recavano per rifornirsi nel novarese e nella provincia di Milano, sempre con quantità di stupefacenti non eccessive in maniera tale da
evitare che durante controlli casuali potesse scattare l’arresto, riuscendo a fare anche trenta cessioni di cocaina durante l’arco della notte.
Le consegne avvenivano sia nell’appartamento in uso ai due, situato in pieno centro città, sia a domicilio, nonché in studi di liberi professionisti.
I secondi arresti
Il 9 luglio scorso gli spacciatori sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria (e poi arrestati) per la loro attività: sono stati trovati in possesso di ulteriori 10 grammi di cocaina e del materiale da confezionamento.
L’altro fornitore
Successivamente è stato individuato uno degli altri fornitori: novarese e residente in provincia, è stato arrestato anche per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
All’interno della sua abitazione sono stati sequestrati 45mila euro in contanti (suddivisi in buste sottovuoto e nascosti all’interno di una stufa) nonché un’agenda con tutta la contabilità e con nomi, cognomi e cifre dell’attività di spaccio.
Altre tre persone che hanno negato quanto successo, sono stati indagati a piede libero per favoreggiamento.
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