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Cultura

Rebor realizza un’opera dedicata alla nave Aquarius in Calabria

Gabriele Farina

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Rebor, l’artista torinese che più volte ha colpito con i suoi lavori di street art in rosa a Torino, per una volta ha realizzato un’opera su commissione. E’ stato infatti invitato dal comune di Roccella (Calabria) per l’esecuzione di una installazione site-specific sul lungo mare sulla tematica molto discussa dei Migranti.

L’installazione è stata eseguita con materiali di recupero, sarà esposta per tutta l’estate e donata da Rebor al comune di Roccella.

Titolo dell’opera: AQUA-r-IUS

Questa volta il bianco gioca come colore principale che nei paesi
medio orientali e’ il colore della morte mentre il rosa come sempre
serve per sdrammatizzare l’opera.
Ho giocato con il nome della prima nave AQUARIUS a cui il governo
italiano per la prima volta non ha aperto i porti. Dopo giorni la
Spagna ha offerto il suo aiuto. Ho spezzato la parola AQUARIUS: ne
contiene due latine . Una e AQUA che si riferisce al mare MARE NOSTRUM
su cui si affacciano da sempre i popoli del mediterraneo, luogo di
scambi, commerci e migrazioni. L’altro è IUS che in latino vuol dire
diritto, giustizia, autorità potere… esiste lo IUS SOLI ed esiste
anche lo IUS AQUA: la legge del mare da sempre impone a qualunque
imbarcazione di salvare chi si trova in mare in pericolo. Così vale
anche per la montagna.
NON si può far politica fomentando le paure e usare i profughi come ARMA DI DISTRAZIONE.
Ben venga invece la notizia che da Bruxelles pensano ad una welfare
tax per aiutare i paesi africani. Il problema e’ strutturale. Finché
il mondo occidentale sfrutta il sud del mondo e fomenta guerre ci
saranno sempre profughi che hanno diritto di cercare migliori
condizioni di vita. Cosa faremmo noi al loro posto? Cosa ha fatto
anche l’Italia che e’ stata nell’800 terra di migranti?

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