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Cronaca

“Aprite i porti”, martedì 12 giugno alle 18 presidio in piazza Castello davanti alla Prefettura contro Matteo Salvini

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo la sortita del ministro dell’Interno Matteo Salvini di impedire alla nave Aquarius di attraccare così come previsto dalla normativa internazionale nei “porti sicuri” italiani (a bordo vi sono oltre 600 migranti che attendono di essere tratti in salvo. Tra loro 123 minori e 7 donne incinte) l’Arci Torino ha organizzato per martedì 12 giugno, un presidio in piazza Castello davanti alla Prefettura per chiedere di “aprire immediatamente i porti e consentire di trarre in salvo le persone soccorse”.

“Salvare la vita delle persone che attraversano il mare in fuga da guerra e povertà – spiega l’Arci –  o semplicemente in cerca di una vita migliore, viene prima di qualsiasi negoziato internazionale, trattativa politica e slogan elettorale; non soltanto è una violazione delle convenzioni e dei trattati a cui l’Italia aderisce, tanto in materia di soccorso marittimo che di diritto dell’immigrazione, ma è la negazione dei più basilari valori di umanità su cui l’Italia e l’Europa si dicono fondate”.

Negli ultimi quindici anni, continua,  “oltre 30mia  persone sono morte nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere i “porti sicuri” italiani ed europei. L’atto dimostrativo e criminale del Ministro dell’Interno oltre a comportare seri rischi per le condizioni di salute delle persone a bordo della nave Aquarius non avrà il promesso effetto deterrente sul numero di sbarchi in assenza di una radicale modifica del sistema di accoglienza, che preveda vie legali di ingresso”.

“L’unica conseguenza della mossa del Ministro dell’Interno condivisa dal governo dal quale non si è levata nessuna voce contraria, – attacca l’Arci – sarà che altri bambini, altre donne e altri uomini moriranno nel Mediterraneo, e che l’Italia responsabile di quelle morti”.

E Conclude: “Per questo chiediamo di aprire immediatamente i porti e consentire di trarre in salvo le persone soccorse. Per questo siamo in campo oggi e lo saremo ogni giorno contro il tentativo di costruire un’Italia brutale e razzista”.

 

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